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mercoledì, Novembre 27, 2024
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Sostenibilità, innovazione globale di Amazon nel settore degli imballaggi passa dal Lab italiano

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(Adnkronos) – L’Operations Innovation Lab di Vercelli è il primo hub di Amazon in Europa in cui vengono testati strumenti innovativi per la riduzione e l’automazione degli imballaggi, a testimonianza del ruolo chiave giocato dall’Italia per la sperimentazione di Amazon in questo campo. Dalle macchine per l’imballaggio automatizzato alle buste bio-based per la spesa, Amazon sta innovando per ridurre la sua impronta ecologica nell’ambito degli imballaggi e l’Italia rappresenta in questo senso un centro di eccellenza e di sperimentazione. 

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha visitato oggi l’Operations Innovation Lab di Amazon a Vercelli. La visita ha avuto l’obiettivo di evidenziare l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato per l’innovazione nell’ambito degli imballaggi sostenibili. Al Lab erano presenti anche alcuni dei principali attori del settore e partner di Amazon, tra questi il consorzio COMIECO e la Federazione Carta e Grafica, il consorzio italiano del commercio digitale Netcomm, e Novamont, l’azienda italiana di Versalis (Eni) che produce bioprodotti biodegradabili e compostabili interamente o parzialmente di origine rinnovabile. 

“Sono felice di essere qui con voi in questo centro di ricerca Amazon, e lo dico anche da piemontese oltre che da rappresentante del Governo, perché si tratta di un altro esempio di come l’Italia stia diventando un hub di innovazione”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “L’economia circolare e il riciclo, in particolare per ciò che riguarda gli imballaggi, sono temi significativi che animano la politica internazionale in ambito ambientale e, come sottolineano nel loro rapporto annuale gli amici di Comieco, da noi oltre l’80% delle materie prime utilizzate per la produzione di cartone proviene da carta riciclata”. E conclude il ministro: “Penso che anche l’attività di questo centro di ricerca aiuti il pubblico e il privato a fare ulteriori passi lungo una strada che oggi possiamo considerare solida e incoraggiante”. 

“Il Lab italiano è il cuore della nostra innovazione in Europa, un luogo in cui un team internazionale e diversificato di ingegneri e scienziati si dedica alla ricerca di modi innovativi per migliorare l’esperienza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti”, ha dichiarato Stefano La Rovere, Direttore Internazionale per la Robotica in Amazon. “È importante che aziende come Amazon promuovano un dialogo tra il settore pubblico e quello privato per evidenziare il potenziale della tecnologia nel creare e inventare le migliori soluzioni di imballaggio per i clienti”. 

L’innovazione di Amazon sviluppata e testata in Italia. L’Operations Innovation Lab di Vercelli dispone di innovazioni basate sulla robotica avanzata e sull’intelligenza artificiale (AI). Tra queste, un innovativo robot etichettatore che automatizza l’applicazione di etichette per i pacchi che possono essere spediti senza che Amazon aggiunga l’imballaggio per la consegna, nonché una macchina automatizzata che crea buste di carta su misura scansionando gli articoli e calcolando la giusta quantità di carta necessaria per un imballaggio rapido e accurato. Le macchine per l’imballaggio automatizzato sviluppate nel Lab vengono ora testate per la prima volta sul campo in un centro di distribuzione italiano, e ne arriveranno ancora altre l’anno prossimo. 

Amazon sta inoltre testando buste realizzate con materiali vegetali prodotti in modo sostenibile, tra cui amido di mais e oli vegetali, che possono essere riciclati senza soluzione di continuità per la creazione di nuove buste. Le buste, sviluppate dagli esperti di materiali dell’azienda italiana Novamont, con il supporto degli scienziati dei materiali di Amazon, sono in fase di sperimentazione per gli ordini di alimentari Amazon Fresh a Valencia. 

“Una sperimentazione con un player come Amazon, che raggiunge milioni di persone nel mondo, è una straordinaria opportunità per far conoscere le soluzioni per il packaging in Mater-Bi, famiglia di materiali bio-based, in tutto o in parte derivanti da biomassa, biodegradabili e compostabili, realizzata grazie alle bioraffinerie per bioprodotti di Novamont. Un’occasione unica per testarne l’efficacia e le molteplici opzioni di riciclo in un’ottica di rigenerazione delle risorse e di prestazioni ambientali certificate”, ha dichiarato Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont (Versalis, Eni). 

L’impegno di Amazon per la riduzione degli imballaggi. La priorità di Amazon è eliminare completamente gli imballaggi quando possibile. Il programma “Spedito senza imballaggio Amazon aggiuntivo” testa e certifica i prodotti che possono essere spediti in modo sicuro ai clienti nella confezione originale del produttore, senza ulteriori scatole o buste. Questo riduce al minimo l’imballaggio utilizzato per la consegna e consente ai pacchi di occupare meno spazio nei veicoli di consegna, aumentando quindi il tasso di riempimento dei nostri camion. Oltre il 50% delle spedizioni di Amazon in Europa viene ora consegnato con un imballaggio ridotto e riciclabile, come una busta di carta o di cartone o, nel caso di oltre 1 miliardo di spedizioni dal 2019, senza alcun imballaggio aggiunto grazie al programma “Spedito senza imballaggio Amazon aggiuntivo”. Nel 2023, abbiamo spedito il 12% dei nostri ordini a livello globale senza alcun imballaggio aggiuntivo Amazon. Nel 2024, quasi 4 milioni di prodotti sono stati certificati per la spedizione con il proprio imballaggio grazie al coinvolgimento attivo dei partner di vendita, alle opportunità offerte dal machine learning e all’efficacia dei test che aiutano a identificare i prodotti idonei. 

Amazon utilizza un modello di intelligenza artificiale, il Package Decision Engine, per determinare il tipo di imballaggio più efficiente per ogni articolo, contribuendo a ridurre il numero di buste e scatole di cartone, paglioli di carta, nastro adesivo e buste di carta utilizzati per inviare gli acquisti ai clienti. 

Nel 2023, Amazon ha consentito di evitare più di 446.000 tonnellate di imballaggi. Dal 2015, Amazon ha diminuito il peso medio degli imballaggi per spedizione del 43% in Europa, Stati Uniti e Canada, il che equivale a oltre 3 milioni di tonnellate di materiali da imballaggio evitati. 

Amazon amplia i suoi imballaggi in carta. Quando per la spedizione di un prodotto è necessario un imballaggio aggiuntivo, Amazon utilizza, dove possibile, soluzioni di imballaggio in carta. Tutti gli imballaggi per le consegne di Amazon in Europa – le scatole e le buste che Amazon utilizza per spedire i prodotti ai clienti – sono riciclabili. Nel 2022, in tutta la sua rete europea di consegna, Amazon ha sostituito le buste di plastica monouso e i cuscini d’aria con imballaggi di carta e cartone riciclabili al 100% che possono essere riciclati nella raccolta differenziata domestica. 

Nel 2024, Amazon ha introdotto una nuova busta imbottita di carta, dotata di un rivestimento flessibile e in grado di ammortizzare gli urti, basato al 100% su carta, con contorni rigidi progettati per mantenere i prodotti saldamente al loro posto, assorbendo allo stesso tempo le sollecitazioni subite dal pacco durante il viaggio verso le case dei clienti. La confezione stessa è molto più leggera delle scatole di cartone di dimensioni equivalenti e consente di evitare in media 44 g di imballaggio per ogni spedizione. 

Violenza su donne, annunciate da Fater le misure di contrasto

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(Adnkronos) – Fater, la joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble, annuncia l’estensione del congedo per le donne vittime di violenza dai 3 mesi previsti dal ccnl chimico farmaceutico a 6 mesi, a tutela delle donne lavoratrici che potrebbero vivere questa esperienza. La misura migliorativa permetterà anche a chi si trova in questa drammatica situazione di far partire più velocemente il congedo e favorirà così una soluzione tempestiva che è fondamentale nei casi di violenza. Una misura che nasce dal confronto quotidiano con chi ogni giorno si prende cura delle donne, come WEWorld, l’associazione umanitaria con cui Lines, brand di Fater, collabora dal 2020, per affrontare piccole e grandi battaglie culturali che, partendo dalla comunicazione, atteranno anche in iniziative concrete a favore della libertà della donna.  

Dal 2020 Lines, infatti, è scesa in campo con WeWorld per combattere la violenza, che rappresenta la degenerazione della discriminazione di genere. In particolare, Lines ha contribuito all’apertura degli ‘Spazio Donna WeWorld’ di Bologna nel 2021 e di Pescara nel 2022. Consapevoli, inoltre, che la violenza contro le donne sia un problema culturale, Lines ha promosso il programma ‘Domande scomode @School’ che ad oggi ha raggiunto oltre 200.000 studenti, per contribuire a diffondere l’educazione all’affettività e aiutarli, con i docenti, a trovare risposte a quesiti importanti, dal ciclo mestruale e la sessualità, alla gestione dei rapporti affettivi e altri temi delicati di cui spesso è difficile parlare.  

Sono oltre 2500 le donne che, dall’apertura del primo degli 8 spazi operativi presenti in Italia (Napoli, Roma, Bologna, Pescara, Cosenza e Brescia) hanno chiesto supporto e aiuto agli operatori dei diversi centri e di queste più di 700 in quelli sostenuti da Lines nelle città di Pescara e Bologna. Ma c’è ancora molto da fare. In Italia, infatti, solo l’11% delle donne che subiscono violenza denuncia l’accaduto, di queste quasi il 40% addirittura non parla con nessuno di quello che ha subito, spesso per vergogna o addirittura perché le situazioni vissute sono ritenute la normalità. Ecco perché Lines ha scelto di sostenere WeWorld, perseguendo l’obiettivo di sostenere le donne a rischio di violenza e in situazioni di fragilità, attraverso Spazi che offrano percorsi di supporto psicologico e per l’empowerment femminile.  

Dalla collaborazione tra Lines e WeWorld è nato il decalogo dei “10 campanelli d’allarme” (disponibile nei centri WeWorld e sui canali social proprietari) da non sottovalutare per aiutare le donne a riconoscere potenziali situazioni e vissuti di violenza, psicologica, economica e sociale, con l’obiettivo di individuare i segnali predittivi e indicativi di potenziali forme di violenza nei confronti delle donne. 

Quando si rivolge a me è spesso aggressivo ed utilizza un tono di voce molto alto. Quando siamo con gli altri, mi contraddice in continuazione e sminuisce quello che dico. Di fronte ad impegni concordati, li nega e dice che sono io che ho capito male. Quando esco con le mie amiche, mi dice che non sono una buona madre e/o una buona compagna. Vuole accompagnarmi sempre e dappertutto, non mi permette di uscire da sola. 

Quando non sono con lui, devo tenere il cellulare sempre a portata di mano per rispondere subito a messaggi e chiamate da parte sua. Vuole conoscere tutte le mie password di accesso (pc, social media, cellulare). Qualsiasi tipo di abbigliamento che indosso viene giudicato inadeguato, perché il mio partner ritiene che attiri l’attenzione. Non vuole che esca con le mie amiche perché le giudica stupide e ha paura che possano avere una cattiva influenza su di me. Quando gli dico che mi interessa un lavoro, mi dice che io non sono capace e che non mi serve perché tanto provvede lui a me. 

Coppa Davis, Pietrangeli polemico: “Nessuno mi ha invitato alla premiazione”

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(Adnkronos) – Mentre l’Italia del tennis esulta per la seconda vittoria consecutiva in Coppa Davis, arrivata ieri dopo aver battuto 2-0 l’Olanda in finale, c’è qualcuno che non è del tutto soddisfatto. “A Malaga, ieri, sono rimasto male perché ero a vedere la finale e nessuno mi ha chiamato per la premiazione dell’Italia, mi è dispiaciuto, sono sincero”, a dirlo Nicola Pietrangeli, storico ex tennista e capitano nella Coppa Davis vinta nel 1976, intervenuto a Un Giorno da Pecora. 

Pietrangeli ha continuato: “Per battere tutti i miei record Sinner è sulla buona strada, uno però resta impossibile da battere: le mie 164 partite giocate in coppa Davis. La formula della Davis ora è più facile rispetto ai miei tempi? Secondo me si, ora manca un po’ di romanticismo”.  

L’ex tennista, oggi 91 anni, ha parlato anche di Sinner: “La sua potenza è impressionante. Vince sempre i punti decisivi: questa è la differenza tra un giocatore normale e un campione. Sinner è un campione, una cosa che hai dalla nascita oppure non ce l’hai. Se è divertente vederlo giocare? Questo è il tennis di oggi, dico solo questo”.  

AdSP Mtcs, Mit attento a sviluppo Civitavecchia e alla riqualificazione

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(Adnkronos) – “Voglio esprimere un sentito ringraziamento per il grande lavoro del Ministro e Vicepremier Salvini e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che la scorsa settimana ha assegnato ed erogato ufficialmente la somma di 35 milioni alla nostra Autorità di Sistema Portuale per l’acquisto dell’area denominata Polo di convergenza turistica Civitavecchia Porto – Fiumaretta e per la realizzazione dell’asse stradale per una nuova viabilità di accesso al porto, tramite l’acquisto e la riqualificazione dell’area di proprietà dell’ex cementificio Italcementi, certi che questa operazione possa rappresentare un punto di svolta importante per il futuro di Civitavecchia”. Ad affermarlo in una nota è il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino  

“Ancora una volta – conclude il Presidente Musolino – il Governo è sempre molto attento allo sviluppo infrastrutturale del porto di Civitavecchia e del suo territorio. Fiumaretta sarà così finalmente destinata alla sua naturale vocazione di area a servizio del porto. Nei prossimi giorni procederemo a formalizzare e firmare gli atti conseguenti e a dare avvio operativo al progetto”. 

Violenza su donne, Moige: “Musica e pornografia discriminano ancora oggi”

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(Adnkronos) – “In questa particolare e delicata giornata, vogliamo portare alla luce un tema di fondamentale importanza e urgente necessità di cambiamento: la dignità della donna e la violenza che questa subisce in molteplici forme nella nostra società. La violenza contro le donne non si manifesta solo con atti fisici, ma si insinua attraverso parole, immagini e comportamenti che minano la dignità personale e i valori di un’intera società”. Così in una nota il Moige.  

“Uno degli aspetti più subdoli e spesso trascurati di questa violenza – spiega il Movimento italiano genitori – è rappresentato dalle parole. Molti rapper continuano a perpetuare stereotipi dannosi e denigratori nei confronti delle donne con testi musicali che riducono la figura femminile ad un mero oggetto sessuale o che celebrano atteggiamenti violenti nei loro confronti, contribuiscono a normalizzare la misoginia. Un altro grave fattore che alimenta la violenza contro le donne è l’accesso sempre più diffuso alla pornografia. La rappresentazione distorta della sessualità femminile, che riduce la donna a semplice strumento di piacere, contribuisce a creare aspettative irrealistiche e dannose nei confronti delle donne stesse. Un tema che non possiamo ignorare è la crescente schiavitù moderna e il traffico di esseri umani, che spesso coinvolgono donne costrette alla prostituzione”. 

Infine, “le donne possono essere discriminate anche quando scelgono di diventare madri. In molti contesti lavorativi, le donne sono spesso costrette a scegliere tra carriera e famiglia, subendo pregiudizi e pressioni sociali che le penalizzano nel loro desiderio di maternità. Riteniamo – conclude il Moige – sia un dovere collettivo difendere la dignità delle donne in tutte le sue forme. La lotta contro le parole che degradano, l’accesso alla pornografia che distorce la realtà, lo sfruttamento nella prostituzione e la discriminazione nel desiderio di maternità, una lotta che ci riguarda tutti”. 

Unicredit, l’offerta su Bpm e l’eterna battaglia tra politica e mercato

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(Adnkronos) – E’ già successo in passato e lo schema si ripete anche oggi. L’offerta di Unicredit su Bpm, ovvero un’operazione di mercato, trova sulla sua strada la reazione ostile del Governo, ovvero un’interpretazione della politica. A decidere se si tratta di una buona o di una cattiva operazione, valutandone le conseguenze industriali, dovrebbero essere prima di chiunque altro gli azionisti delle due banche e poi tutti gli stakeholder che devono pesare rischi e benefici, fino agli analisti e agli operatori di Borsa. Invece, a poche ore dall’annuncio della mossa firmata dal Ceo Andrea Orcel, mercato e politica finiscono subito su sponde opposte. 

Perché si ripete lo schema che a partire dalle acquisizioni di metà anni 2000 ha quasi sempre accompagnato le grandi operazioni finanziarie? Perché gli interessi in gioco riguardano non solo gli aspetti finanziari ma anche le ricadute per i territori e i relativi bacini elettorali. 

Nel caso specifico, la decisione di Unicredit rischia di compromettere il progetto del ‘terzo polo’ bancario che, proprio con Bpm come capofila, potrebbe risolvere anche l’annosa questione Mps. Orcel ora si trova a giocare su due tavoli, quello internazionale con l’operazione Commerzbank e l’ostilità della politica tedesca, e quello nazionale, con la politica italiana che prende le distanze.  

Le due principali voci contrarie, quella del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e quella del leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, sono diverse per tono e contenuti. Giorgetti puntualizza che si tratta di un’operazione “comunicata ma non concordata col governo”. E aggiunge: “Vedremo, come è noto esiste la golden power. Il governo farà le sue valutazioni, valuterà attentamente quando Unicredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso”. Il ministro fa anche indirettamente riferimento alla doppia mossa di Orcel: “Citando von Clausewitz il modo più sicuro per perdere la guerra è impegnarsi su due fronti, poi chissà che magari questa volta questa regola non sarà vera”.  

Più netta la versione di Salvini. “A me le concentrazioni e i monopoli non piacciono mai, ero rimasto al fatto che Unicredit volesse crescere in Germania. Non so perché abbia cambiato idea. Unicredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà”. 

Facendo una sintesi estrema, il titolare dell’Economia già pensa al ‘golden power’, la facoltà che ha il Governo di “dettare specifiche condizioni all’acquisito di partecipazioni, di porre il veto all’adozione di determinate delibere societarie e di opporsi all’acquisto di partecipazioni” in difesa di interessi strategici nazionali. E uno dei leader della maggioranza di governo parla apertamente di Unicredit come di “una banca straniera” che vuole ostacolare la creazione di “un terzo polo italiano”. 

Si torna alla ‘difesa dell’italianità’, che in Germania diventa ‘difesa di una banca tedesca’, e che finisce in contrasto con un’operazione che viene costruita nella convinzione di creare un ‘campione europeo’. “L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici”, le parole di Orcel, che continua guardare al mercato: “L’offerta che abbiamo fatto non è vincolante. La responsabilità di valutare la nostra offerta spetta al Consiglio di Amministrazione di Bpm e ai suoi stakeholder. Saremo lieti di confrontarci con loro per ulteriori dettagli”. (Di Fabio Insenga) 

 

Cancro polmone, all’Ieo il robot che rivoluziona la diagnosi e la cura

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(Adnkronos) – Rivoluzione hi-tech contro il cancro al polmone. Si chiama Ion ed è l’ultima new entry nel parco macchine dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, “primo centro in Italia e fra i primi in Europa a dotarsi del broncoscopio robotico più avanzato al mondo per la diagnosi dei tumori polmonari”, informa l’Irccs fondato da Umberto Veronesi. Il braccio robotico di Ion, descrivono gli esperti Ieo, “può arrivare a noduli di dimensioni millimetriche anche in posizioni periferiche del polmone, altrimenti irraggiungibili”. E se opportunamente attrezzato, può anche rimuoverli senza bisturi.  

“Ion rappresenta un progresso straordinario per la cura del tumore del polmone e siamo entusiasti di mettere questa tecnologia d’avanguardia a disposizione dei nostri pazienti”, afferma Juliana Guarize, direttore dell’Unità di Pneumologia interventistica dell’Ieo. “La diagnosi precoce – ricorda – è infatti la chiave di volta per ridurre la mortalità e il peso personale e sociale di questo tumore, che deve la sua fama di big killer proprio alla scarsa diffusione di strumenti e di cultura di anticipazione diagnostica. Con Ion la diagnosi è più precisa e soprattutto più rapida, e noi sappiamo che il tempo è un fattore importantissimo per una buona terapia. I noduli di dimensioni minime che troviamo con lo screening hanno oggi un follow-up di mesi, proprio perché la loro posizione o dimensione non permette un prelievo bioptico. La tecnologia robotica supera questo problema a grande vantaggio del paziente che, con i risultati immediati della biopsia, può essere trattato subito con interventi mininvasivi”.  

Oltre a ‘stanare’ noduli polmonari piccolissimi localizzati in zone difficili, infatti, Ion “permette di integrare le immagini in tempo reale con la Cone Beam Ct per effettuare prelievi per la biopsia delle Ggo (Grand Glass Opacity), lesioni tipiche del tessuto del polmone, rilevabili con la Tac, che possono evolvere in tumore e che non sono raggiungibili con un normale broncoscopio”, approfondisce una nota Ieo. Ancora, il robot “può essere utilizzato per marcare i noduli polmonari con un marcatore specifico (tecnezio o blu di metilene) che lo rende identificabile per la chirurgia mini-invasiva robotica”. Infine, il braccio di Ion “può essere dotato di una sonda per la termoablazione, che permette di rimuovere i piccoli noduli senza bisogno di chirurgia”, evidenzia Lorenzo Spaggiari, direttore del Programma Polmone Ieo. “Già ci sono esperienze di questa tecnica in Usa e Uk, e Ieo avvierà un proprio studio clinico a breve”, annuncia lo specialista. “In Ieo non abbiamo dubbi: a medio termine il tumore del polmone di piccole dimensioni verrà trattato in Day hospital senza bisturi, senza cicatrici e senza bisogno di chemio o radioterapia”, prospetta Spaggiari. “Ion – chiosa – rappresenta il presente migliore, ma soprattutto il futuro per la cura dei tumori iniziali del polmone”.  

Festival 2025, toto Big del FantaSanremo: chi sale e chi scende

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(Adnkronos) – Manca meno di una settimana all’attesissimo annuncio dei cantanti che calcheranno il palco dell’Ariston per la 75esima edizione del Festival di Sanremo. L’appuntamento è fissato per domenica 1 dicembre, durante l’edizione delle 13.30 del Tg1, quando il direttore artistico Carlo Conti svelerà i protagonisti in gara. Nel frattempo, cresce l’attesa e impazza il Totofestival, il fenomeno legato al FantaSanremo, il popolare fantasy game che permette ai fan di fare previsioni sui possibili concorrenti. Grazie all’app ufficiale, i partecipanti possono scommettere sui nomi più quotati, cercando di indovinare chi sarà davvero in gara al Festival. Secondo la fantaclassifica, aggiornata per l’Adnkronos, i nomi più gettonati dai fan vedono saldamente sul podio: Anna Pepe; Elodie e Achille Lauro.  

A seguire, nella Top 10, troviamo: Olly, Benji e Fede, Alfa, Arisa, Bresh, Gaia e, in decima posizione, i Pinguini Tattici Nucleari. L’ingresso della band bergamasca in decima posizione è una delle novità della classifica aggiornata. La popolare band, reduce da record di vendite e concerti sold out, ha preso il posto di Sarah Toscano, che scende al 13esimo posto. La parte centrale della classifica registra importanti variazioni, con artisti in ascesa e altri in leggera flessione. Spiccano i progressi degli 883, Annalisa, Tony Effe e Jalisse. Mentre subiscono una lieve flessione, oltre alla vincitrice della scorsa edizione del talent ‘Amici’ Sarah Toscano, Tananai, Irama, Madame, Ermal Meta e Francesca Michielin. Tra le sorprese più intriganti, spiccano due new entry: la vincitrice del festival della scorsa edizione Angelina Mango (28esimo posto) e Cesare Cremonini (30esimo posto), che potrebbe rappresentare un vero e proprio colpo di scena.  

Nel dettaglio la fanta-lista dall’11esima alla 30esima posizione: 11. il sogno di una reunion degli 883, con Max Pezzali e Mauro Repetto (+1); 12. Annalisa (+2); 13. Sarah Toscano (-3); 14. Tananai (-1); 15. Francesco Gabbani (stabile); 16. Tony Effe (+2); 17. Irama (-1); 18. Madame (-1); 19. Tiziano Ferro (stabile); 20. Damiano David (stabile); 21. Coma_Cose (stabile); 22. Tommaso Paradiso (stabile); 23. Blanco (stabile); 24. Jalisse (+1); 25. Ermal Meta (-1); 26. Caparezza (stabile); 27. Brunori Sas (stabile); 28. Angelina Mango (new entry); 29. Francesca Michielin (-1); 30. Cesare Cremonini (new wentry). Tra gli esclusi dalla classifica aggiornata figurano il celebre duo Al Bano e Romina Power e Michele Bravi, che non compaiono più tra i favoriti del Totofestival. Con l’annuncio ufficiale ormai imminente, il fermento tra i fan è alle stelle. La fantaclassifica riflette le aspettative del pubblico, ma sarà solo Carlo Conti, domenica 1 dicembre, a svelare i veri protagonisti della 75esima edizione del Festival di Sanremo. Non resta che attendere per scoprire se le previsioni dei fan troveranno conferma. 

Kaspersky rinnova l’audit SOC 2, rafforzando la fiducia dei clienti e la sicurezza dei dati

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(Adnkronos) – Milano, 25 novembre 2024. Per dimostrare il suo impegno nel garantire i più alti standard di sicurezza, Kaspersky ha superato con successo l’audit Service Organization Control (SOC 2) Type II per le aziende di servizi. Nella valutazione sono state analizzate la sicurezza dei processi di sviluppo e rilascio dei database antivirus di Kaspersky nonché la protezione contro le modifiche non autorizzate.
 

Dal 2019, Kaspersky sottopone le proprie soluzioni a valutazioni periodiche di terze parti, tra cui gli audit SOC 2, per garantirne l’integrità. Il framework SOC (Service Organization Controls), sviluppato dall’American Institute of Certified Public Accountants (AICPA), è uno standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione del rischio di cybersecurity e valuta i processi di controllo della protezione sulla base di cinque principi fondamentali: sicurezza, disponibilità, integrità dei processi, riservatezza e privacy. 

Per la prima volta, l’audit SOC 2 ha preso in considerazione i risultati di un anno intero, da agosto 2023 a luglio 2024, mentre precedentemente si limitavano a periodi di 3-6 mesi. Condotta da un service auditor indipendente, la valutazione ha esaminato il sistema di sviluppo e implementazione dei database antivirus di Kaspersky per i sistemi operativi Windows e Unix, secondo i criteri di sicurezza e disponibilità, considerando i seguenti aspetti: 

• servizi di sviluppo e compilazione dei database antivirus Kaspersky, utilizzati per la creazione e la compilazione del suo codice sorgente. 

• sistemi di archiviazione e revisione del codice dei database antivirus Kaspersky, utilizzati per l’archiviazione e revisione del codice sorgente. 

• sistema di test e rilascio dei database antivirus Kaspersky, utilizzati per l’implementazione del database. 

• sistema di test dei database antivirus Kaspersky, utilizzati per la verifica. 

• sistemi informativi a supporto dei processi sopra citati. 

L’audit prevedeva interviste con il management, i responsabili della supervisione e i dipendenti. Inoltre, è stata effettuata un’analisi delle attività e delle operazioni di Kaspersky così come l’ispezione dei documenti e delle policy aziendali. Al termine della verifica, i revisori hanno stabilito che i controlli di Kaspersky, volti a garantire gli aggiornamenti automatici dei database antivirus, sono conformi ai criteri applicabili in materia di servizi fiduciari, mentre il processo di sviluppo e implementazione dei database antivirus è protetto da modifiche non autorizzate. Il rapporto completo dell’audit è disponibile su richiesta. 

“Kaspersky si impegna costantemente per garantire ai propri clienti e partner l’affidabilità e l’integrità dei propri prodotti e servizi. Oltre all’implementazione di rigorosi controlli di sicurezza è fondamentale per noi ottenere il parere di esperti esterni per confermare che le misure in atto siano sufficienti e conformi agli standard del settore. Questo nuovo audit SOC 2 ha confermato ancora una volta che i nostri metodi di controllo funzionano correttamente e che il processo di sviluppo e rilascio dei database antivirus è protetto da modifiche non autorizzate”, ha dichiarato Alexander Liskin, Head of Threat Research di Kaspersky.
 

Gli audit periodici dei processi interni sono una parte fondamentale della Global Transparency Initiative (GTI) di Kaspersky, il cui obiettivo è rafforzare la fiducia degli stakeholder dell’azienda e dimostrare l’impegno di Kaspersky per la trasparenza e la responsabilità. Oltre all’audit SOC 2, Kaspersky ha certificato il proprio sistema di gestione della sicurezza delle informazioni secondo lo standard internazionale ISO/IEC 27001:2013 e ha ottenuto le certificazioni Common Criteria per i prodotti enterprise di punta dell’azienda, Kaspersky Endpoint Security e Kaspersky Security Center, una console di controllo per tutti i prodotti enterprise. 

Informazioni su Kaspersky
 

Kaspersky è un’azienda globale di cybersecurity e privacy digitale fondata nel 1997. Con oltre un miliardo di dispositivi protetti dalle minacce informatiche emergenti e dagli attacchi mirati, la profonda esperienza di Kaspersky in materia di sicurezza e di Threat Intelligence si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per la sicurezza di aziende, infrastrutture critiche, governi e consumatori in tutto il mondo. Il portfolio completo dell’azienda comprende una protezione Endpoint leader, prodotti e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune per contrastare le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Aiutiamo oltre 200.000 aziende a proteggere ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/  

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Giovani, petizione per divieto smartphone a under 13 e patentino per usarlo

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(Adnkronos) – Una raccolta firme su Change.org per chiedere al Governo l’introduzione del patentino digitale obbligatorio e del divieto di utilizzo dello smartphone prima dei 13 anni. L’iniziativa è promossa da Giuseppe Lavenia, presidente dell’Associazione DiTe, e da Roberta Bruzzone, presidente dell’Accademia internazionale delle scienze forensi (Aisf), in occasione dell’ottava Giornata nazionale sulle dipendenze tecnologiche e il cyberbullismo, che si terrà a Siena il 30 novembre. L’obiettivo è regolamentare l’accesso al mondo digitale introducendo un percorso educativo per famiglie e ragazzi, che prevenga i rischi connessi a un uso precoce e non consapevole delle tecnologie. 

Un divieto per proteggere i più giovani. La proposta si basa sulla necessità di dare applicazione concreta alle normative già esistenti, come il Gdpr (General data protection regulation) che vieta ai minori di 13 anni l’accesso ai social network e a molte piattaforme online. “Proibire lo smartphone sotto i 13 anni non è una misura restrittiva fine a se stessa – chiarisce Lavenia – ma un modo per tutelare i ragazzi, rispettando le loro tappe evolutive e proteggendoli da contenuti e dinamiche che non sono pronti a gestire”. Questo divieto “è pensato per consentire alle famiglie di avere il tempo necessario per guidare i propri figli verso un uso consapevole della tecnologia, evitando esposizioni precoci e rischi inutili”, sottolinea la petizione.  

Il patentino digitale obbligatorio. Secondo i promotori occorre “educare prima di connettere”, quindi la proposta vuole introdurre “un percorso formativo da completare entro il 13esimo anno di età, prima di accedere a social, servizi di messaggistica e giochi online”. Il percorso dovrebbe essere “gestito da scuole o enti accreditati”, si legge, e prevede: l’educazione di ragazzi e genitori a un uso sano e consapevole dei dispositivi digitali; la prevenzione di fenomeni come dipendenze tecnologiche, cyberbullismo e isolamento sociale; il rilascio di una certificazione che attesti la partecipazione al percorso, rendendo l’accesso alla tecnologia graduale e responsabile. 

Bruzzone evidenzia l’importanza di un’educazione condivisa: “Le tecnologie digitali possono amplificare fragilità già presenti, favorendo fenomeni come il cyberbullismo e l’isolamento sociale. Un patto di responsabilità tra genitori e figli è indispensabile per prevenire questi rischi e guidare i giovani verso un utilizzo positivo e sicuro degli strumenti digitali”. 

Un appello al Governo e alla società civile. “La raccolta firme è aperta a tutti coloro che credono nella necessità di un’educazione digitale consapevole e nella protezione dei minori da rischi evitabili. L’obiettivo è chiaro: garantire ai giovani un accesso guidato e sicuro al digitale, nel rispetto delle leggi già esistenti. Non si tratta di vietare la tecnologia, ma di educare a usarla. Non si tratta di limitare, ma di proteggere”, concludono i promotori.  

Il freddo ‘spacca’ il cuore: il gelo e i rischi per la salute

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(Adnkronos) –
Il freddo improvviso può far male al cuore. Il repentino abbassamento delle temperature, come quello che si è verificato in Italia negli ultimi giorni con il ribaltone meteo, può avere effetti anche imprevisti sulla salute del cuore, “perché si innesca la vasocostrizione per cercare di mantenere il corpo a determinate temperature e questo comporta l’aumento delle restrizioni vascolari e quindi la fatica del cuore perché lavora di più”. 

 

In casi “rari il freddo può causare anche un infarto, quando ci sono situazioni di base già compromesse e c’è una vasocostrizione arteriolare”, ma c’è anche “il rischio dell’angina pectoris nei soggetti già sensibili, soprattutto quando si passa da un ambiente caldo a uno più freddo”. A fare il punto con l’Adnkronos Salute sui danni per il cuore dell’avvicinarsi allo zero termico è Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri).  

“Il cuore affaticato porta all’attivazione del sistema nervoso autonomo che determina una ulteriore attivazione del carico delle frequenze nelle persone che hanno problematiche cardiovascolari”, prosegue Gabrielli che segnala alcuni campanelli d’allarme “nella cardiopatia ischemica: il sintomo principale è la sensazione di avere un macigno sul petto e costrizione del torace, anche da fermi”. Se con il grande caldo è consigliato rivedere la terapia farmacologica, sottolinea inoltre lo specialista, “anche con il freddo un passaggio con il proprio specialista o medico di famiglia è auspicabile”.  

 

Rispetto al ‘fai da te’ per difendersi dall’abbassamento delle temperature, “non beviamo i superalcolici illudendoci di ricevere un qualche giovamento: hanno l’effetto opposto perché c’è la vasodilatazione che fa disperdere il caldo dell’organismo”, chiarisce Gabrielli. 

“A tavola evitare i cibi troppi grassi perché non ci proteggono dal freddo, anzi fanno male al cuore”, mentre se si sta bene in salute “proteggiamoci dal gelo tenendo l’organismo attivo e – compatibilmente con le proprie condizioni fisiche – anche allenandoci”. Infine, i bambini e il freddo. “Se non hanno patologie cardiovascolari congenite – conclude l’esperto – possono stare all’aperto anche con temperature rigide. Il rischio, purtroppo, è quello di facilitare i virus respiratori che possono agire anche sull’apparato cardiovascolare quando si vanno a localizzare a livello del cuore come nella miocardite”.  

Apre il secondo PENNY di Monza

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(Adnkronos) – Si tratta del 109° negozio del brand in Lombardia 

Cernusco sul Naviglio – 25 novembre 2024. Apre domani a Monza il 462° PENNY d’Italia. Il punto vendita di Monza, in via Rota, angolo via Savonarola, è il 2° negozio di Monza dopo quello situato in via Borgazzi ed il 5° della provincia di Monza e Brianza dopo quelli di Giussano, Nova Milanese e Muggiò. 

Il nuovo spazio presenta una superficie di circa 1500 mq, di cui 1000 mq di vendita, nonché 86 posti auto gestiti da Monza Mobilità con 90 minuti gratis per i clienti. 

Il negozio PENNY nasce come recupero di un’area degradata, tra le vie Rota e Savonarola nel pieno del quartiere Sobborghi, da anni utilizzata quale deposito a servizio della contigua stazione di Monza Sobborghi, attraverso la demolizione dei preesistenti fabbricati e la ricostruzione del nuovo immobile a destinazione commerciale. Al contempo è stata eseguita un’importante riqualificazione del parcheggio esistente con ampliamento dello stesso e creazione di apposite aree verdi; a servizio della cittadinanza verrà inoltre realizzata una nuova velostazione che andrà ad incentivare la mobilità sostenibile. 

Il negozio andrà ad offrire un assortimento completo, grazie alla presenza della macelleria e la gastronomia PENNY, del punto caldo e dell’angolo bake off, nonché della pasticceria fresca, del reparto pesce fresco e del banco convenience.  

Il format dello store prevede un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand, con un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali.  

PENNY rivolge grande attenzione alla sostenibilità all’interno del suo percorso “VIVIAMO SOSTENIBILE”, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo. 

L’apertura del nuovo negozio PENNY prevede 13 collaboratori; lo store è aperto al pubblico: dal lunedì al sabato: 8:00 – 20:00; domenica: 9:00 – 20:00. 

PENNY Italia
 

PENNY, discount alimentare del gruppo REWE, è uno dei gruppi commerciali leader sul mercato tedesco ed europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. In Italia, l’insegna nasce nel 1994 e segna un momento di straordinario cambiamento nel mondo del discount italiano, dando inizio al rinnovo del settore grazie alla nuova formula “assortimento di qualità, marca e prezzi bassi”. A livello nazionale, è presente sul territorio con oltre 460 punti vendita distribuiti nelle principali regioni d’Italia ed è attualmente in forte crescita, con fatturato per metro quadro superiore alla media di categoria. A livello internazionale, è presente con successo anche in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania. Obiettivo principale del gruppo è la soddisfazione dei clienti, ai quali garantisce non solo un’ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali, ma anche punti vendita accoglienti e confortevoli, per una spesa facile e veloce. Le linee di prodotti a marchio privato PENNY Italia valorizzano il territorio, i regionalismi ed il made-in-italy. L’azienda, con i suoi oltre 5000 dipendenti, di cui donne sono il 62%, porta avanti da anni concrete iniziative di sostenibilità in ambito sociale, nella lotta allo spreco alimentare e nella tutela dell’ambiente. Per ulteriori informazioni: www.penny.it
 

REWE Group
 

Nel 1927, 17 cooperative d’acquisto unirono le loro forze e fondarono la “Revisionsverband der Westkaufgenossenschaften” – o in breve REWE – con l’obiettivo di organizzare collettivamente l’acquisto di cibo. Oggi la cooperativa ha una presenza internazionale e gode di successo sia nel settore della vendita al dettaglio che nel turismo. Come cooperativa con una storia che risale a più di 90 anni, comprendiamo la nostra responsabilità ecologica e sociale nei confronti delle generazioni future. Ci impegniamo a salvaguardare un futuro sostenibile. Il gruppo REWE è leader del commercio e del turismo in Germania e in Europa. Impiega oggi oltre 389.000 dipendenti e ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro, con oltre 16.000 tra punti vendite e agenzie in tutto il mondo. Le sue linee di vendita comprendono anche supermercati e negozi di beni di consumo gestiti dai marchi REWE, REWE CENTER, REWE CITY, BILLA, dai negozi di toom DIY e, naturalmente, del discount PENNY. Per ulteriori informazioni: https://www.rewe-group.com/en/
 

Marcello Caldarella | Corp. Communications Management | Penny Italia:
mcaldarella@penny.it | +39 366 6270344 | +39 02 92724309 

Fabio Valli | ADNKRONOS Comunicazione:
Fabio.valli@adnkronos.com | + 39 02 76366 45 | +39 344 1281966 

ASSO.IMPRE.DI.A.: “Il verde e la salute sono il futuro delle nostre città”

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(Adnkronos) – giovedì 28 novembre 2024 | dalle 10:00 alle 18:00 presso Sikania Garden Village a Randazzo (CT) 

Catania 25 novembre 2024 – “Dopo il successo delle precedenti tappe, della “Passeggiata per l’Italia” del 2024 organizzate dalla nostra Associazione nazionale Imprese per la Difesa e la tutela Ambientale, che ha visto una grande partecipazione nelle città di Napoli, Milano, Roma, Livorno e Bari, chiuderemo il 2024 con l’ultimo appuntamento dal titolo “Il Verde e la salute sono il futuro delle nostre Città” – dichiara Melissa Rava Presidente di
ASSO.IMPRE.DI.A. – il prossimo giovedì 28 novembre presso lo Sikania Garden Village a Randazzo (CT)”.
 

“Come nelle precedenti tappe del tour, l’evento sarà un’occasione per approfondire tematiche legate alla progettazione sostenibile degli spazi verdi urbani ed extraurbani e la salute delle città, con momenti di riflessione e networking – continua Gianluca Bartolini Presidente onorario e Fondatore di Assoi.Impre.Di.A. – tra tutti i Professionisti, Istituzioni, Imprese e Associazioni del settore green coinvolti e interessati a partecipare a questa importante occasione di dialogo sul futuro del benessere dei nostri territori”. 

“A pochi giorni da “La Giornata Nazionale degli Alberi”, che si celebra il 21 novembre di ogni anno e che è stata riconosciuta dalla Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, per l’Associazione nazionale Imprese per la Difesa e la tutela Ambientale questo evento rappresenta l’opportunità privilegiata per porre l’attenzione sull’importanza degli alberi per la vita dell’uomo e per l’ambiente – dichiara
Alberto Patruno
Direttore Generale di
ASSO.IMPRE.DI.A. – ma nel contempo la verifica della reale applicazione delle norme per il governo e lo sviluppo degli spazi verdi urbani, strumenti che i nostri Comuni dovrebbero adottare, come il Regolamento del Verde, Piano del Verde e Censimento degli Alberi, come previsto dalla suddetta legge”. 

La giornata sarà suddivisa in due parti legate da un unico grande argomento: Progettare con qualità il verde e il paesaggio – Attuazione delle norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani | Legge 10/2018 | C.A.M. Criteri Ambientali Minimi.
 

Durante la mattina l’incontro sarà moderato dal Direttore Generali di Asso.Impre.Di.A., Alberto Patruno, e dal Presidente onorario e Fondatore di Assoi.Impre.Di.A., Gianluca Bartolini. Dopo i saluti istituzionali di Andrea Messina (Assessore delle autonomie locali e della funzione pubblica, Regione Sicilia) e di Enrico Trantino (Sindaco di Catania). 

Interverranno:  

• Giuseppe Castiglione, Deputato | XIII Commissione Agricoltura Camera dei deputati già Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali 

• Silvia Bongiorno, Vicario e Vicepresidente Confindustria Cisambiente con delega Servizio Igiene Urbana 

• Veronica Leone, Presidente Ordine Architetti (PPC Catania) 

• Mauro Antonino Scaccianoce, Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania 

• Claudio Vadalà, Agronomo | Consigliere ODAF Catania Commissione verde e paesaggio 

• Marco Forzese, della Direzione Nazionale “Noi Moderati”  

• Silvia Brini, ISPRA / Responsabile Area Monitoraggio Qualità Aria e Climatologia Operativa 

• Giuseppe Vadalà, Generale e Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale. 

Nel pomeriggio, la sessione sarà moderata sempre da Alberto Patruno affiancato questa volta dalla Presidente di Asso.Impre.Di.A. Melissa Rava. Interverranno: 

• Maria De Salvo, Professore associato Università di Messina Economia agraria, alimentare ed estimo rurale / Dipartimento di Scienze Veterinarie 

• Giuseppe Strano, Delegato Sicilia | Pubblici Giardini Associazione Italiana Direttore e Tecnici Giardini Pubblici 

• Antonella Bondi, Presidente | AIAPP Sezione Sicilia Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio 

• Antonio Currò, Agronomo Green Insight | ODAF Catania 

• Roberta Andaloro, Architetto e Agronomo 

• Vita Raiti, Presidente / WWF Sicilia Sezione Nord Orientale 

• Salvo Quattrocchi, Consigliere / WWF Sicilia Referente educazione ambientale della Sezione Nord Orientale 

• Giovanni Longhitano, Consigliere dell’Ordine Architetti (PPC Catania) 

Agli Architetti, Ordine Architetti PPC Catania riconoscerà 3 + 3 CFP previa registrazione nel portale portaleservizi.cnappc.it
 

Ai Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ODAF Catania riconoscerà i CFP | Evento EXTRA CATALOGO previa richiesta di “Riconoscimento Attività Formativa” sulla piattaforma SIDAF  

Link programma: 

Il Verde e la salute sono il futuro delle nostre Città – Catania, 28 novembre 2024


 

Per registrazione: 

e-mail: assoimpredia@gmail.com
 

WhatsApp: 3470363703 

German Design Award 2025 alla sedia Clop di Luxy

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(Adnkronos) – La sedia Clop di Luxy si è aggiudicata il German Design Award 2025 nella categoria ‘Excellent Product Design’, tra i più prestigiosi riconoscimenti al mondo di design conferito dal German Design Council che, ogni anno a partire dal 2012, premia le tendenze più rilevanti e innovative del settore. Si tratta di un ulteriore riconoscimento internazionale per Luxy, azienda italiana con sede a Lonigo (VI) specializzata nella produzione di sedute di design, che nel 2022 era stata insignita a Manhattan dei ‘Best of Year Awards’ di Interior Design Magazine, con la sua linea di sedute Cluster. 

A convincere la giuria di esperti del contest tedesco – composta da noti designer, direttori e proprietari di brand internazionali – sono l’ergonomia, l’estrema versatilità e una attenta scelta dei materiali che fanno di Clop una seduta altamente performante e al passo con le tendenze emergenti. Anticonformista per eccellenza tra i modelli Luxy, creata nel 2023 dallo studio di architettura Il Prisma, Clop si è fatta subito apprezzare dal mercato per essere “fuori dagli schemi”, “non convenzionale” e “autoironica”. 

Pensata per dare spazio a nuove ergonomie che assecondano fluidamente le abitudini di chi la utilizza. Il concept innovativo di Clop risponde alla moderna necessità di re-immaginare e re-inventare gli spazi, che trova origine nel post-pandemia quando le nostre case si sono trasformate in uffici creando quella contaminazione tra casa e ufficio che tutt’oggi è presente. Tre le categorie di eccellenza previste dal German Design Awards: design di prodotto, di comunicazione e di architettura. Clop è stata premiata nella prima categoria che riconosce “l’innovazione e l’eccellenza nel design di prodotti fisici, premiando soluzioni che combinano estetica, funzionalità e sostenibilità in settori come arredamento, tecnologia e prodotti industriali”. 

Il presidente di Luxy Giuseppe Cornetto Bourlot commenta: “Questo riconoscimento è per noi particolarmente importante e in qualche modo inatteso, perché significa vincere contro una concorrenza internazionale sempre più competitiva. È la conferma dell’impegno costante nella ricerca di soluzioni che uniscono estetica, funzionalità e sostenibilità per rispondere ai nuovi bisogni di creatività ed espressività delle persone”. 

“Il focus di quest’anno del premio su progettazioni sostenibili e di economia circolare – prosegue Cornetto Bourlot – rappresenta per Luxy ulteriore motivo di orgoglio, infatti, la creatività e qualità del brand da sempre riflettono pratiche e processi produttivi incentrati sul rispetto dell’ambiente, delle sue risorse e delle persone che vi abitano”. 

Caregiver, quasi il 70% dei lavoratori italiani ha un carico di cura

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(Adnkronos) – Il 69,6% di lavoratrici e lavoratori italiani ha un carico di cura: tra questi, il 36% ha la responsabilità di figli minorenni, il 46% segnala di occuparsi di familiari anziani o fragili (nel 16% dei casi si tratta di un impegno quotidiano) e il 30% si prende cura di altri minori della famiglia, come ad esempio i nipoti. Considerando chi affianca la responsabilità su figli minori e la cura di altri familiari anziano o fragili, è stato possibile identificare la cosiddetta “generazione sandwich”: si tratta del 18% dei lavoratori. Sono i principali risultati dell’Osservatorio Nazionale sui bisogni di welfare di lavoratrici e lavoratori con responsabilità di cura, di Welfare Come Te, in partnership con la Prof.ssa Elena Macchioni (Professoressa di Sociologia – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali ‘Università di Bologna’) e con il contributo dell’Istituto di Ricerca Ixè.  

 

Welfare Come Te – provider di welfare aziendale espressione della cooperazione sociale – oltre a servire numerose aziende nella progettazione di iniziative e servizi dedicate ai caregiver e al benessere personale, ha voluto anche creare questo spazio organico di osservazione sulle esperienze in atto di welfare aziendale, con una focalizzazione sulla condizione dei ‘lavoratori caregiver’.  

Il progetto si struttura a partire da un’indagine demoscopica quantitativa – realizzata su un campione rappresentativo di lavoratrici e lavoratori del settore privato. L’indagine monitora, con periodicità biennale, il welfare aziendale, fornendo una fotografia delle condizioni familiari, lavorative, dei bisogni e delle necessità di welfare dei lavoratori italiani, con un focus su quanti hanno una responsabilità di cura. La prima indagine è stata realizzata nel maggio 2024.  

 

Emergono altri dati interessanti: la conciliazione si basa prevalentemente sul “fai-da-te” degli stessi lavoratori, che in larga maggioranza (70%) dichiarano di riuscire a gestire gli impegni di lavoro e quelli personali e familiari grazie alla propria capacità organizzativa, aspetto rimarcato – per lo più – dalle donne e che si consolida con l’età delle rispondenti; sul fronte delle carenze i lavoratori lamentano innanzitutto (49%) la mancanza di servizi pubblici territoriali, particolarmente avvertita dai lavoratori residenti nelle regioni del centro e del sud Italia.  

Il 41% segnala anche la carenza di servizi di welfare aziendale. Nel groviglio di impegni da conciliare, i lavoratori trascurano, innanzitutto, il proprio benessere psicofisico, tema indicato dal 68%, e sottolineato per lo più dalle lavoratrici. Un lavoratore dipendente su tre sente di aver trascurato responsabilità familiari e il 19% il lavoro; chi è gravato da carichi di cura tende a giudicare se stesso con maggiore severità, sottolineando in misura significativamente più marcata le proprie mancanze sul fronte lavorativo e familiare. 

 

In questo scenario il welfare aziendale occupa uno spazio che appare ancora contenuto e non del tutto adeguato, il welfare offerto dalle imprese ha pochi elementi di utilità sociale, là dove presenti ricalcano i pillar del welfare state tradizionale (senza ricercare una vera e propria modalità di integrazione) e seguono una pratica di convenienza (ciò che la normativa permette di offrire con vantaggio fiscale), piuttosto che di convinzione (ciò che può essere realizzato tenendo conto dei reali bisogni di lavoratrici e ai lavoratori). 

Questo studio ha restituito la dimensione del fenomeno su scala nazionale ed ha evidenziato uno spazio ampio di lavoro e di intervento. È necessario promuovere una nuova narrazione del welfare, lo sviluppo di una prospettiva sociale e di personalizzazione degli interventi, attraverso un approccio plurale– preferibilmente sviluppato a partire dal livello territoriale – in cui imprese, PA e Terzo Settore possano cooperare in risposta ai bisogni crescenti di cura di lavoratrici e lavoratori.  

“CIAK AZIONE! La sostenibilità incontra il cinema”: Oltre 150 ragazzi in sala per l’evento di Giffoni Innovation Hub e A2A dedicato alle scuole per parlare di cinema e sostenibilità

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(Adnkronos) – 25 novembre 2024. Sold out per l’evento “CIAK AZIONE! La sostenibilità incontra il cinema” promosso da A2A in collaborazione con Giffoni Innovation Hub e con il contributo di ArteSettima, martedì 19 novembre al Teatro Franco Parenti di Milano: oltre 150 i ragazzi in sala.  

Un appuntamento dedicato alle scuole e agli studenti che hanno avuto la possibilità di scoprire che anche se cinema e sostenibilità sembrano universi distanti tra loro, in realtà sono molto più intrecciati di quanto si possa immaginare.  

“Crediamo nell’energia creativa delle giovani generazioni e nell’educazione per costruire una nuova cultura della sostenibilità – racconta Manuela Baudana Head of Sustainability Development di A2A – In collaborazione con Giffoni Innovation Hub e ArteSettima, abbiamo lanciato un vodcast per raccontare in modo semplice e coinvolgente le tematiche del nostro Bilancio Integrato, esplorando la connessione tra sostenibilità e cinema. Presentarlo ieri, davanti a oltre 150 ragazzi tra i 17 e i 20 anni, è stato per noi un ulteriore momento di confronto che ci ha confermato ancora una volta quanto sia fondamentale coinvolgere le nuove generazioni, che per A2A rappresentano uno stakeholder chiave, nel percorso verso il raggiungimento della transizione ecologica. 

Durante l’incontro a cui hanno partecipato ospiti esperti del mondo del cinema e delle serie tv è stato presentato il vodcast “Cinema e Sostenibilità” di A2A, realizzato in collaborazione con ArteSettima. Da un lato, il vodcast esplora come il cinema sia un potente strumento per raccontare la realtà, offrendo una lente di ingrandimento su temi ambientali e sociali fondamentali per la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta. Dall’altro, sottolinea come il mondo dell’industria, compresa quella cinematografica, non può più esimersi dal pensare in modo più responsabile.  

“Siamo entusiasti di collaborare nuovamente con A2A – dice Luca Ruju Amministratore Delegato di Giffoni Innovation Hub – questa volta attraverso un video podcast che esplora la sostenibilità tramite il cinema. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni su temi cruciali, utilizzando linguaggi a loro familiari. Questo progetto, nato digitale, si concretizza in un evento dedicato alle scuole, offrendo ai ragazzi un’esperienza fisica, motivazionale e di intrattenimento all’interno di un teatro. L’esperienza può poi proseguire a casa grazie ai quattro episodi disponibili online. Questa partnership strategica con A2A è per noi di fondamentale importanza, poiché ci permette di unire le forze per un fine comune: promuovere la sostenibilità e l’educazione ambientale attraverso il potere della narrazione”.  

Hanno partecipato all’evento:  

Andrea Vailati – Moderatore e Direttore Editoriale di ArteSettima, Manuela Baudana – Head Of Sustainability Development A2A, Salvatore De Chirico – Collaboratore alla sceneggiatura, Produttore Creativo e Regista Never too late, Lorenzo Vignolo – Regista Never too late, Arianna Becheroni – Attrice Protagonista Never too late, Ludovica Chiarini – CEO for EcoMuvi.  

YouStart: prima in Italia a sviluppare per Apple Vision Pro

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(Adnkronos) – YouStart, la startup romana, è la prima in Italia ad aver sviluppato soluzioni per Apple Vision Pro, che porteranno molti vantaggi in diversi settori business. 

Roma, 25 novembre 2024. Un’esperienza sempre più immersiva e “tailor made”. Il nuovo Apple Vision Pro, uscito nella prima metà del 2024 sul mercato internazionale, fonde perfettamente i contenuti digitali con il mondo fisico per offrire funzioni ed esperienze personalizzate ed emozionali che trasformano il modo in cui le persone lavorano, rimangono in contatto, fruiscono di contenuti e molto altro. La tech company romana YouStart con l’ausilio di Antonio De Lorenzo, professore ed esperto in tecnologie immersive, hanno anticipato i tempi, importando Apple Vision Pro in Italia per iniziare i primi test. Oggi è la prima azienda ad aver già sviluppato soluzioni tecnologiche che sfruttano le grandi potenzialità di questo sistema. 

«È un visore per la realtà mista – spiegano Federico Di Condina e Tommaso Frante, fondatori di YouStart – che produce nuovi ambienti e visualizzazioni in cui oggetti virtuali e fisici coesistono ed interagiscono tra di loro in tempo reale. Apple Vision Pro permette grandi vantaggi soprattutto nel settore business. Indossandolo, infatti, si può lavorare o collaborare usando le app in un’area di lavoro infinita e ci si immerge in esperienze che sfidano l’immaginazione. È importante specificare che non stiamo parlando di Metaverso. Apple Vision Pro sfrutta la potenza di visionOS, un rivoluzionario sistema operativo con un’interfaccia spaziale molto intuitiva e un sistema di input che consente di navigare fra i contenuti usando gli occhi, le mani e la voce. Siamo orgogliosi di essere tra i primi a portare in Italia questo dispositivo avanzato. Noi di YouStart siamo riusciti a utilizzare lo stesso software Unreal Engine con cui finora sviluppiamo e renderlo compatibile con Apple Vision Pro». 

Questo innovativo visore presenta una tecnologia che può diventare centrale per molte imprese del mondo business grazie all’opportunità di “osservare e vivere” un prodotto in realtà aumentata, rendendo gli acquisti più coinvolgenti ed esperienziali. «La grande rivoluzione di Apple Vision Pro – sottolineano Di Condina e Frante – è che rispetto agli altri visori è un vero e proprio computer che proietta direttamente nei nostri occhi qualsiasi cosa, rendendola vera. Un’applicazione particolarmente efficace di Apple Vision Pro è nel campo dell’arredamento, perché trasforma il modo in cui le persone interagiscono con gli spazi e i mobili. Grazie alla realtà aumentata e virtuale, il processo di scelta e personalizzazione dei mobili diventa più intuitivo e coinvolgente. Attraverso il visore le persone possono “vedere” tridimensionalmente un prodotto finito, piuttosto che attraverso un semplice catalogo online. In questo modo possono prendere decisioni più informate e sicure, mentre i professionisti hanno a disposizione strumenti avanzati per offrire esperienze d’acquisto mai viste prima. Si può verificare subito se l’arredo occupa il giusto spazio, se si adatta allo stile della casa e alle aspettative. Sono esperienze coinvolgenti che combinano design creativo e tecnologia avanzata, creando una connessione emotiva e memorabile. E così riducono tempi e dubbi nelle scelte di acquisto». 

Il visore di Apple Vision Pro promette di cambiare radicalmente le modalità di acquisto, con grande vantaggio competitivo degli showroom che lo avranno a disposizione, in termini di aumento delle vendite e riduzione di cambi o addirittura di resi. «I clienti – continuano Di Condina e Frante –, utilizzando il visore, possono camminare virtualmente all’interno dello showroom e visualizzare in tempo reale mobili, decorazioni o interi layout di design. Invece di limitarsi a sfogliare immagini su uno schermo, si esplorano showroom virtuali direttamente dal visore, configurando a proprio piacimento anche tutta la collezione di un’azienda. È davvero un’esperienza emozionale: si cammina tra i mobili, si vedono i dettagli dei materiali e si possono spostare gli oggetti con semplici gesti delle mani. E così il processo di scelta è molto più dinamico e realistico. Un altro vantaggio per i punti vendita, da non sottovalutare, è la riduzione degli spazi necessari nello showroom e in magazzino, non dovendo esporre tutto l’inventario né tenere fisicamente molti pezzi. Migliora così anche la logistica generale». 

Con Apple Vision Pro, quindi, entra in gioco la realtà aumentata che permette di sovrapporre elementi 3D in più contesti. Questa opportunità diventa ancora più efficace nell’ambito di fiere, congressi ed eventi di settore. I vantaggi economici sono indubbiamente molti. «Apple Vision Pro diventa un forte attrattore che fa aumentare l’ingresso di visitatori nel proprio stand, permette un abbattimento significativo di costi, aumenta il tempo di permanenza nello stand del 50% in più e la chiusura del 30% in più di contratti», evidenziano Federico Di Condina e Tommaso Frante.
 

I settori business cui è rivolto questo innovativo dispositivo possono essere molteplici, in particolare aziende e professionisti dell’arredamento, design, turismo (ad esempio per vedere in modo immersivo e coinvolgente una destinazione prima di sceglierla), come anche il mondo della formazione, sia universitaria che industriale, con un apprendimento più stimolante e reale. Federico Di Condina e Tommaso Frante, under 30 con una carriera già consolidata nel mondo delle startup, sono i fondatori di YouStart, un’azienda di successo nata con l’obiettivo di avvicinare un prodotto tra azienda e cliente creando una vera e propria esperienza di vendita innovativa. Con sede a Roma, offre servizi di consulenza finalizzati a costruire nuove forme di comunicazione in molti settori di business. La forza di YouStart è il team di sviluppo specializzato nella realtà virtuale e aumentata, composto da professionisti con un’età dai 30 ai 50 anni e con un importante background lavorativo.  

Contatti: https://www.youstartxr.com/
 

Gruppo Cap e Alfa Varese, insieme per definire strategie per acquisti responsabili

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(Adnkronos) – Valorizzare le pratiche di approvvigionamento responsabili, per ridurre il proprio impatto ambientale e promuovere una catena di fornitura trasparente e sostenibile, con l’obiettivo di costruire una vera e propria responsabilità sociale d’impresa condivisa e diffusa. È stato questo il focus del convegno ‘Sostenibilità nel Procurement: Strategie e Pratiche per Acquisti Responsabili’, promosso da Gruppo Cap e Alfa Varese.  

L’evento, tenutosi mercoledì 20 novembre presso la sede di Gruppo Cap di via Rimini a Milano, ha rappresentato un’opportunità di confronto e di condivisione di best practice sul tema del procurement sostenibile, con la partecipazione di rappresentanti del settore e di esperti di sostenibilità.  

Michele Falcone, direttore generale di Gruppo Cap, ha evidenziato i risultati concreti della collaborazione fra le due aziende, avviata attraverso un contratto di rete per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle loro operazioni: “Il contratto di rete tra Gruppo Cap e Alfa Varese nasce dalla necessità di affrontare sfide comuni nel settore della gestione delle risorse idriche. Entrambe le aziende, pur operando in territori diversi, condividevano l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle proprie operazioni. Questo ci ha portato a considerare la possibilità di unire le forze, creando una sinergia che potesse amplificare i nostri sforzi individuali. Attraverso questa collaborazione abbiamo ottimizzato i processi di approvvigionamento, ridotto i costi e migliorato l’efficienza operativa, ottenendo condizioni più vantaggiose dai fornitori e contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse”. 

“La collaborazione di Alfa con Cap per la gestione degli acquisti è una delle colonne portanti sulle quali si basa il contratto di rete tra le due aziende. Si tratta di una sinergia importante che garantisce economicità ed efficienza in un settore fondamentale dell’attività. I vantaggi sono però anche per i nostri fornitori, per i quali si ampliano le possibilità di operare, facendo tra l’altro riferimento ad un contesto territoriale più vasto”, ha aggiunto Marco Cavallin, amministratore delegato di Alfa.  

Durante il convegno sono intervenute diverse figure di spicco del settore, tra cui rappresentanti dell’Un Global Compact Network Italia e di altre aziende che promuovono la sostenibilità. Si è parlato, inoltre, del sistema di Vendor Rating adottato da Gruppo Cap, che integra criteri di sostenibilità nelle fasi di qualificazione e selezione dei fornitori, incentivando così il miglioramento continuo all’interno della filiera. Al termine dell’evento, è stata presentata la nuova strategia di acquisto di Gruppo Cap e Alfa Varese, un progetto che si propone di stabilire nuovi standard di sostenibilità per il procurement nel settore idrico, contribuendo alla transizione ecologica del Paese. 

Freddo spacca cuore, “gelo può causare infarti”

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(Adnkronos) – Il repentino abbassamento delle temperature può avere effetti anche imprevisti sulla salute del cuore, “perché si innesca la vasocostrizione per cercare di mantenere il corpo a determinate temperature e questo comporta l’aumento delle restrizioni vascolari e quindi la fatica del cuore perché lavora di più”. In casi “rari il freddo può causare anche un infarto, quando ci sono situazioni di base già compromesse e c’è una vasocostrizione arteriolare”, ma c’è anche “il rischio dell’angina pectoris nei soggetti già sensibili, soprattutto quando si passa da un ambiente caldo a uno più freddo”. A fare il punto con l’Adnkronos Salute sui danni per il cuore dell’avvicinarsi allo zero termico è Domenico Gabrielli, presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri).  

“Il cuore affaticato porta all’attivazione del sistema nervoso autonomo che determina una ulteriore attivazione del carico delle frequenze nelle persone che hanno problematiche cardiovascolari”, prosegue Gabrielli che segnala alcuni campanelli d’allarme “nella cardiopatia ischemica: il sintomo principale è la sensazione di avere un macigno sul petto e costrizione del torace, anche da fermi”. Se con il grande caldo è consigliato rivedere la terapia farmacologica, sottolinea inoltre lo specialista, “anche con il freddo un passaggio con il proprio specialista o medico di famiglia è auspicabile”.  

Rispetto al ‘fai da te’ per difendersi dall’abbassamento delle temperature, “non beviamo i superalcolici illudendoci di ricevere un qualche giovamento: hanno l’effetto opposto perché c’è la vasodilatazione che fa disperdere il caldo dell’organismo”, chiarisce Gabrielli. “A tavola evitare i cibi troppi grassi perché non ci proteggono dal freddo, anzi fanno male al cuore”, mentre se si sta bene in salute “proteggiamoci dal gelo tenendo l’organismo attivo e – compatibilmente con le proprie condizioni fisiche – anche allenandoci”. Infine, i bambini e il freddo. “Se non hanno patologie cardiovascolari congenite – conclude l’esperto – possono stare all’aperto anche con temperature rigide. Il rischio, purtroppo, è quello di facilitare i virus respiratori che possono agire anche sull’apparato cardiovascolare quando si vanno a localizzare a livello del cuore come nella miocardite”.  

Autostrade, Cavhere: sempre più servizi in info-point di Concessione autostradali venete su A4

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(Adnkronos) – Baricentrico rispetto ai flussi di mobilità in Veneto, l’info-point “CAVhere” gestito da Cav-Concessioni Autostradali Venete, si trova nell’area di servizio Arino Est lungo la A4 in direzione Trieste e Venezia, in uno dei punti di sosta maggiormente frequentati dell’arteria autostradale. Dal 2 dicembre, oltre alle consuete informazioni su viabilità, traffico e turismo, i viaggiatori potranno ottenere anche assistenza per quanto riguarda tutti i servizi autostradali, fino a prima erogati solo dal Centro Servizi Cav di Mestre: sottoscrizione di contratti e distribuzione di apparati di telepedaggio, con assistenza post-vendita, cambi targa e smarrimenti, regolarizzazione dei mancati pagamenti del pedaggio, informazione sui pedaggi autostradali, rilascio di abbonamenti e altre forme di scontistica previste per l’utenza. 

L’obiettivo è estendere i punti di accesso all’assistenza garantita da Cav permettendo ai viaggiatori di fruire di tutte le informazioni e di tutti i servizi senza uscire dall’autostrada e in un unico contenitore. Progettato per offrire ai viaggiatori un’informazione completa e una sosta in un ambiente accogliente, connesso e digitale, CAVhere è stato concepito come spazio polifunzionale, grazie alla sua multimodalità e multimedialità, con l’utilizzo di schermi, collegamenti alla centrale operativa, telecamere e servizi da remoto. Nel 2022 CAVhere è entrato anche nella rete di promozione turistica regionale, offrendo, grazie a una partnership con la Regione del Veneto, un info-point afferente al marchio “The Land of Venice” per promuovere eventi e destinazioni del territorio. 

Ora, nella nuova veste di “Infopoint più Centro Servizi”, CAVhere sarà un punto di assistenza a tutto tondo per ogni necessità relativa al viaggio: sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Il recapito telefonico è lo 041.5497184.