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mercoledì, Novembre 27, 2024

Speranze e Cadetti FederKombat. Campionati Italiani.

ITALIACAMPANIASperanze e Cadetti FederKombat. Campionati Italiani.

Inarrestabili, continuano, le affermazioni degli Atleti della Team Combat, della Fitness Club di Mercato San Severino che, fa capo, al DT, Raffaele De Nicola che, tra l’altro, è l’attuale responsabile regionale, della specialità Kick Light, in seno alla FederKombat (DSA Effettiva del CONI).

Due Titoli Italiani (che rendono diretto, l’accesso alla convocazione in Nazionale) e due Bronzi, classe Cadetti, conquistati, con duro sacrificio ed impegno, ai Campionati Italiani in Lignano Sabbiadoro (UD), per questa forte compagine. 

Oro, quindi, per Pasquale Stanzione, kg. -42 e Vito Colucci, kg.+69. Bronzo, per Daniel Bassano, kg. -63 e Gabriene Bassano, kg.-45.

A completare trasferta, oltre ad alcuni genitori, i restanti componenti della squadra: Lemmo Gerardo, kg.-52 e Davide Pollex, Kg.+45 che, seppur ben figurano, non riescono ad agguantare risultato.

L’ascesa “al trono”, diventa sempre più ardua, è solo l’impegno; la concentrazione; la maturità; la tenuta fisica; la volontà, di raggiungere obiettivo, seguendo le direttive impartite, da chi di dovere; l’allenamento costante, che fanno la differenza. Le “distrazioni”, dentro e fuori, l’area di allenamento e di tenzone; la pressione, mal riposta ed esercitata; le aspettative sull’altrui, senza essere d’esempio; la continua “pubblicità ingannevole”, alla fine, portano, solo peggioramento e lontananza dal risultato. Chi è genitore, deve profittare di questi momenti, per dimostrare e far sentire vicinanza; trasformare, ove possibile, la tensione agonistica, in ludico piacere da condividere; fare squadra, con gli altri e supportare, Tecnico, a cui si è affidata la propria prole, dando fiducia, alla qualità espressa e conclamata dello stesso, certificata, da appartenenza Federale e “bollino” CONI. Questi i Dik Tak, che dovrebbe avere chi, desidera, il bene dei propri figli, a prescindere dal risultato, verificando solo, sia scelta del fanciullo, dell’Atleta e che questi, siano affidati, in mani certe, senza “azzeccagarbugli”. Lo sport, magari il risultato, devono solo essere miglioramento costruttivo di vita, non ricerca di finalizzazione, di prestigio, di velleità sopite, magari, solo proprie.

Nel frattempo, cresce la voglia e la necessità di svolgere attività sportiva, quindi crescono i numeri, ma e per fortuna, la qualità. Oggi, ma non solo oggi, primeggiare in una classe Speranze e/o Cadetti, và ricercato in un lavoro serio e qualificato, programmato, nelle giuste misure e dimensioni ed a misura di fanciullo. Diversamente o similarmente, per Juoniores e Seniores. Per i Master, il discorso diventa differente. .

Purtroppo, è la seconda gara, nazionale, che si svolge al solo nord e già la terza, è a calendario. Spese assurde, sostenute dalle associazioni, dalle famiglie, dagli Atleti stessi. E non solo spese. Aggiungete il tempo, il lavoro e la scuola persa, seppur, in parte, giustificata. A volte “la spesa, non vale l’impresa”, recitava un vecchio motto, ma oggi? Il peso della recessione, si fa sentire ed il gravame pro capite di spesa, ogni giorno, sale. A farne le spese, le famiglie, le imprese, le associazioni, l’agonismo non ha mai reso, se non in immagine, eppure (LdM)..

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