Pietro Marino, classe 1996, è uno studente della facoltà di filosofia dalle molteplici passioni, prima tra tutte la musica. Nel 2020 inizia a pubblicare brani su Youtube utilizzando basi prese dal web. In tre anni, complice anche la pandemia, ha iniziato a produrre le sue basi in autonomia. Ha esordito sulle principali piattaforme musicali il 2 marzo 2023 con “Cub27”, primo singolo totalmente autoprodotto che nei primi 4 giorni ha superato le mille visualizzazioni. Della sua principale passione ci racconta che “non ricordo un solo momento della mia vita, fin da bambino, in cui non canto o ascolto musica, è una mia passione da sempre. Scrivo canzoni da vari anni ma ho sempre rimandato la loro pubblicazione. Il primo lockdown ha rotto la mia routine. Ho ordinato un microfono, una scheda audio e ho registrato i primi brani”.
Club27 è un brano che nasce da un malessere individuale ma abbraccia sentimenti comuni a tutti i millennials e alla generazione Z. Partendo dalla ricerca del proprio posto nel mondo, Pietro si è fermato a guardare intorno a sé e a fare i conti con il proprio io. “Sono nell’età in cui i miei coetanei e anche gente più giovane stanno chiaramente trovando la propria strada, o l’hanno già trovata. E io? Penso se lo chiedano in molti nelle nostre generazioni, perché diciamo che gli scenari offertici non sono proprio il massimo. Ciò che consiglio ai tanti ragazzi e ragazze che probabilmente vivono sensazioni e pressioni simili è di prendersi il tempo necessario per vivere, gioire e costruire, senza sprecarlo, ma nemmeno correndo verso non si sa cosa”.
La base miscela rock e rap, due generi molto vicini a Pietro e che ascolta da sempre. “Avevo preparato 5 basi diverse per questo brano, tutte con sonorità rock” ci racconta “ma alla fine nessuna mi ha convinto al 100%. Così mi sono ricordato di una base rap/rock abbozzata due anni fa, senza alcuna idea di brano. Era chiaramente quella giusta, quindi l’ho recuperata e sviluppata, facendola diventare CLUB27”.
Il brano, già dal titolo, fa riferimento ai “cantanti maledetti”, star della musica scomparse all’età di 27 anni, tra cui artisti del calibro di Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Jim Morrison e Amy Winehouse. Il parallelismo con questi artisti nasce da un’introspezione di Pietro, da un bilancio sulla vita all’alba dei 27 anni. “Si stava avvicinando il giorno del mio ventisettesimo compleanno e, come da vari anni a questa parte, ragionavo sul fatto che ancora una volta avevo procrastinato.” E continua “mi è, quindi, venuta in mente la leggenda del Club27. Tutti gli artisti che ne fanno parte sono diventati iconici, immortali… oserei dire delle nuove immagini sacre della musica. Tutto ciò morendo giovani. Allora mi sono chiesto ma se invece morissi io ora? Cosa ho realizzato fin qui? Cosa resterebbe?”. Oltre alle grandi star internazionali nel brano è presente una citazione tutta italiana: “Ho voluto citare Ligabue e lo storico Bar Mario, icona di molte sue canzoni, ribaltandone ironicamente il senso. Ho inserito la citazione in un punto della canzone molto pessimista, che tratta l’illusione di dare per scontato ciò che ci circonda, rimandando progetti, incontri o attività convinti di poterli sempre fare, anche in un secondo momento. Il messaggio che voglio trasmettere è di non dare niente per scontato, di non rimandare”.
I progetti futuri per questo giovane artista non mancano, prossimi brani e possibili live sono all’orizzonte. Intanto ci lascia con una piccola anteprima: il 3 aprile uscirà un nuovo brano con il quale cavalcherà nuovi temi e sonorità. Buon viaggio Pietro, che la musica sia sempre al tuo fianco e per sempre la tua musa.
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