(Adnkronos) – Modificare il sistema delle PMI significherebbe indebolirlo e, di conseguenza, smantellare la base della nostra economia, con ripercussioni devastanti su: know-how aziendale, occupazione, esportazioni e stabilità sociale.
Brindisi, 20 dicembre 2024.Le dichiarazioni di Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, riportano alla luce un dibattito cruciale per il futuro del nostro Paese: il ruolo delle piccole e medie imprese (PMI) nell’economia italiana. Salini ha sottolineato come il singolo, il modello della piccola impresa, pur rappresentando la spina dorsale del tessuto economico nazionale, sia oggi una debolezza. Un’affermazione non condivisibile e che richiede una profonda riflessione, perché mettere in discussione il sistema delle PMI significa, di fatto, mettere in discussione le fondamenta stesse dell’Italia.
L’Italia ha costruito gran parte delle sue fortune proprio grazie alle PMI. Anche nei momenti di crisi delle grandi aziende, è stato il tessuto delle piccole imprese a garantire continuità, innovazione e capacità di resistenza. Salini ha dichiarato che “oggi senza filiere attive, la piccola impresa che va e parte con la forma di Parmigiano Reggiano nel mondo è un mestiere difficile”. Ma sono proprio le piccole aziende che, pur senza grandi mezzi, hanno portato il Parmigiano Reggiano e altri simboli del Made in Italy nel mondo, tenendo alto il prestigio del nostro Paese.
Condividiamo che un aspetto cruciale sia quello del garantire l’implementazione della filiera, intesa però non come annessione o sudditanza rispetto a grandi imprese, ma come un modello di aggregazione autonoma e proattiva. Sono da auspicare politiche tese alla creazione di consorzi tra PMI, ad esempio, che rappresentano un esempio virtuoso di come si possano mettere in rete competenze e risorse per competere sui mercati globali senza perdere la propria identità ed indipendenza. Questo approccio permette alle imprese di valorizzare il proprio potenziale, sviluppare economie di scala e rafforzare la loro presenza nazionale ed internazionale, mantenendo però il controllo sulle loro scelte strategiche e operative.
Modificare questo sistema significherebbe indebolirlo e, di conseguenza, smantellare la base della nostra economia, con ripercussioni devastanti su: know-how aziendale, occupazione, esportazioni e stabilità sociale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha più volte richiamato l’importanza di valorizzare e tutelare le PMI, riconoscendole come un pilastro imprescindibile della nostra identità economica e culturale e ponendo l’accento su alcuni principi fondamentali sanciti dal Titolo III della Costituzione Italiana, principi che regolano i rapporti economici e che rappresentano le fondamenta del nostro sistema economico e sociale.
Non si tratta solo di sostenere delle imprese, ma di difendere un modello che ha fatto della diversificazione e della qualità il suo marchio di fabbrica. L’Italia è unica al mondo per la capacità di coniugare tradizione e innovazione, e questo è merito delle migliaia di PMI che ogni giorno si impegnano per rimanere competitive, spesso in condizioni di svantaggio rispetto ai grandi gruppi internazionali.
A questo punto, è indispensabile un intervento deciso da parte della politica ed in particolare del Governo. Rivolgiamo un appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché metta in cima alla sua agenda politica la salvaguardia del sistema delle piccole e medie imprese. Non si tratta solo di garantire incentivi fiscali o di alleggerire la burocrazia, ma di costruire un ecosistema in cui le PMI, con i giusti strumenti quali, per esempio, i consorzi, possano prosperare, valorizzando le filiere produttive e promuovendo la loro internazionalizzazione. Questo è l’unico modo per garantire un futuro di crescita e stabilità per il nostro Paese.
L’Italia non può permettersi di perdere la forza delle sue PMI. La loro crisi sarebbe la crisi dell’intero sistema Paese. Al contrario, un rilancio delle piccole e medie imprese può rappresentare l’inizio di una nuova stagione di sviluppo, capace di riportare l’Italia al centro della scena economica globale. Per questo, è fondamentale agire subito: il futuro dell’Italia passa attraverso il futuro delle sue PMI.
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