Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara commenta il caso di un’aggressione a una docente a Napoli, definendolo un segnale dell’imbarbarimento di una società sempre più violenta. L’episodio, che coinvolge un gruppo di familiari, solleva interrogativi sulla necessità di recuperare i valori della civile convivenza.
L’episodio di Scanzano e l’aggressione alla docente a Napoli
A Napoli, un insegnante è stata vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di circa 30 persone. Questi parenti si sono riuniti per esercitare una sorta di “giustizia fai da te”, colpendo fisicamente e verbalmente la docente all’interno di un contesto scolastico.
L’episodio ha suscitato un forte clamore, portando il Ministero dell’Istruzione ad annunciare un’indagine approfondita tramite l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) della Campania. Le autorità hanno espresso l’urgenza di fare luce su quanto accaduto e di prevenire simili comportamenti in futuro.
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Il commento del Ministro Valditara
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha definito l’accaduto “grave e sintomatico di una società che sta perdendo i suoi valori fondamentali”. In un post su “X”, Valditara ha dichiarato:
“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia”.
Il ministro ha anche sottolineato la pericolosità di una “giustizia fai da te” che mina il principio della civile convivenza, invitando a una riflessione collettiva sulla violenza sempre più diffusa.
La scuola come luogo di armonia e serenità
Valditara ha ribadito l’importanza della scuola come spazio dedicato al lavoro, allo studio e alla crescita armoniosa di studenti e docenti. Eventi come quello di Scanzano, al contrario, rischiano di trasformare le istituzioni scolastiche in teatri di tensione e conflitto, rendendo urgente un intervento culturale e istituzionale per garantire la sicurezza degli educatori.