Svoltosi, secondo la circolare Federale, il raduno dei Fiduciari Regionali del Metodo Globale Autodifesa (MGA), presso il Centro Olimpico FiJLKAM di Ostia Lido.
Dopo l’intervento ed introduzione del Presidente della Commissione Nazionale, Vincenzo “Enzo” Failla, sono intervenuti i vari componenti, presenti, della commissione stessa, fra cui Erika Laganà (MGA Donna), Vittorio Sola, Daniele Berghi, Massimiliano Leone.
I Fiduciari regionali, che sono riusciti ad onorare l’invito, hanno di seguito relazionato sul proprio operato in ambito regionale, producendo un’allargata discussione che tanto, ha reso viva, la riunione.
Le iniziative territoriali, vengono ancora svolte a macchia di leopardo sul territorio italiano, su iniziativa personale di ogni Fiduciario ed instaurate sulla rete creata all’interno ed all’esterno, dell’organismo territoriale. Ancora manca un tessuto comune che unisca le idee di tutti e crei rete. Un po’ di questa mancanza, resta anche nella lacuna amministrativa/burocratica della stessa Federazione che purtroppo, come “cane che si morde coda”, non riesce appieno a valutare l’operato, in toto, del Metodo. La stessa trasversalità della metodologia, che da una parte la rende “libera” di agire su ogni settore e sulla capacità “imprenditoriale” del “reggente”, non permette, allo stesso modo, di poter “pesare” la capacità produttiva della sua intraprendenza. Basti pensare ad esempio, che la stessa figura del Fiduciario, non è al momento identificata e ratificata, dallo stesso Statuto vigente. Certo, dovrebbe essere basilare che, all’interno dei Consigli Regionali, tale figura, dovrebbe quantomeno avere “voce” ed il metodo, dovrebbe essere adottato in ogni corso di formazione di grado e qualifica ed inserito, obbligatoriamente, in ogni aggiornamento obbligatorio, se non altro, in quanto il Metodo Globale Autodifesa, è l’unico riconosciuto e ratificato dalla Federazione, quale metodologia alla Difesa e riconosciuto dal Ministero della Giustizia. Insomma, anche il Ju Jitsu Federale, dovrebbe finalmente smettere di propagandare, la “sua” Difesa Personale, altrimenti torneremo agli antipodi e ritroveremo, come purtroppo ancora troviamo, propagandata e “venduta” la “difesa” del Judo, quella del Karate, quella della Lotta e così scorrendo, tutte le discipline che la compongono e la costituiscono. Ovvero, ad oggi, una concorrenza sleale, nella e sotto la stessa sigla.
La Campania, resta ancora pioneristica, sperimentale, propositiva, nelle azioni, nei suggerimenti, nei fatti. La nota attuale, quella di quest’anno, appena 5 pagine di attenzione alla materia, di passione, di voglia di fare, inviata a tutti gli aventi diritto e speriamo, interessati.
Resta da costruire la rete fra le Regioni, fra i Fiduciari, alleviando peso anche alla Commissione Nazionale e risolvendo, ove si può, “fatti in famiglia” (LdM).
