(Adnkronos) –
Kamala Harris “è stupida e avrà paura di tutto”. Donald Trump “è stanco, dice che offirà un accordo ma non farà nulla: se ci prova, farà la fine di Kennedy”. E’ l”analisi che Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, propone a 2 giorni dalle elezioni negli Stati Uniti. Il voto per il nuovo presidente ovviamente avrà un impatto anche sulla guerra tra Ucraina e Russia.
Se è legittimo pensare che Kamala Harris seguirà la linea tracciata da Joe Biden, è probabile che Donald Trump sceglierebbe una posizione differente, almeno in base alle ripetute dichiarazioni pubbliche degli ultimi mesi. L’ex presidente ha detto e ribadito che spingerà Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky ad un rapido accordo. Medvedev, però, non crede che questo succederà.
“Il mondo è congelato in posizioni imbarazzanti prima delle elezioni del Presidente degli Stati Uniti. Non abbiamo motivo di avere aspettative eccessive”, dice l’ex presidente russo articolando il proprio pensiero in 5 punti.
Primo punto: “Le elezioni non cambieranno nulla per la Russia, le posizioni dei candidati riflettono pienamente il consenso bipartisan sulla necessità che il nostro Paese venga sconfitto”.
Secondo punto, bocciatura di Harris: “Kamala è stupida, inesperta, controllabile e avrà paura di tutti quelli che la circondano. Il gruppo ristretto dei segretarie degli assistenti più importanti governerà, più indirettamente la famiglia Obama”.
Terzo punto, poca fiducia in Trump: “Lo stanco Trump, che propone banalità come “Offrirò un accordo” e “Ho ottimi rapporti con …”, sarà costretto a rispettare tutte le regole del sistema. Non sarà in grado di fermare la guerra. Non in un giorno, non in tre giorni, non in tre mesi. E se ci prova davvero, potrebbe diventare il nuovo John Fitzgerald Kennedy”, quindi ucciso.
Quarto punto: “Una sola cosa conta: quanti soldi il nuovo Presidente sborserà per la guerra lontana di qualcun altro. Per” finanziare “il comparto militare-industriale americano e per la feccia di Bandera”, dice con termini dispregiativi riferiti all’Ucraina.
Quinto e ultimo punto con le conclusioni: “Il modo migliore per rendere il 5 novembre piacevole per i candidati alla carica americana più alta è continuare a distruggere il regime nazista di Kiev”.
The world is frozen in awkward poses ahead of the elections of the President of the overseas Pindostan.
We have no reason for any inflated expectations.
1. The elections will not change anything for Russia, since the candidates’ positions fully reflect the bipartisan consensus on the need for our country to be defeated.
2. Kamala is stupid, inexperienced, controllable and will be afraid of everyone around her. The synclitus of the most important ministers and assistants will rule, plus indirectly the Obama family.
3. The tired Trump, issuing platitudes like “I will offer a deal” and “I have excellent relations with …”, will also be forced to comply with all the system rules. He will not be able to stop the war. Not in a day, not in three days, not in three months. And if he really tries, he could become the new JFK.
4. Only one thing matters: how much money the new POTUS will knock out for someone else’s distant war. For their military-industrial complex and for the Bandera scum to carve up.
5. Therefore, the best way to make November 5 pleasant for the candidates for the highest American post is to continue to smash the Kiev Nazi regime!