(Adnkronos) – Campione d’Italia, 23 settembre 2024. Con la intitolazione a don Sandro Vitalini (1935-2020) dell’antica chiesa parrocchiale di Campione d’Italia, che da molto tempo costituisce la Galleria civica dell’exclave italiana in Svizzera, si chiude un ideale cerchio di fede e di cultura. Don Vitalini, originario di Campione d’Italia e che al borgo lacustre fu sempre prossimo, nell’antica chiesa era stato battezzato, dunque la targa con cui l’attuale Galleria civica gli viene intitolata rappresenta più di un omaggio: è la consacrazione di un ricordo del prete, teologo, educatore, talmente vivo che nel dicembre dell’anno scorso fu una petizione popolare a sollecitare l’Amministrazione comunale per la dedicazione. Una messe di firme, a comprova della stima e dell’affetto dei campionesi per il “loro” don Sandro. Non per caso il primo saluto del sindaco Roberto Canesi, nella cerimonia di intitolazione della Galleria civica, giovedì 19 settembre, è stato rivolto ai concittadini, presenti in gran numero, “a conferma del grande affetto e della benevolenza che la gente ha riconosciuto all’uomo, al sacerdote, alla sua attività e ai suoi insegnamenti”. L’adesione alla proposta d’intitolare la Galleria civica a don Vitalini era stata immediata e celere la procedura istituzionale: nel volgere di pochi mesi il Comune è stato autorizzato a procedere in deroga alla norma di legge italiana per cui occorrerebbe attendere 10 anni dal decesso della personalità interessata prima di presentare la richiesta di un’intitolazione. L’autorizzazione era giunta anche grazie alla collaborazione della Curia di Lugano, che aveva messo a disposizione, ha ricordato con gratitudine il Sindaco, “materiale documentale prezioso per introdurre la pratica di autorizzazione in deroga”. Con la scopertura della targa si compie il tributo di un paese che a don Vitalini ha avuto l’onore di dare i natali, ricevendone attenzione e dedizione costanti e generose: “Nato a Campione d’Italia, teologo, educatore, scrittore, docente all’Università di Friburgo in Svizzera dal 1968 al 1994, instancabile diffusore del ‘Vangelo della gioia’”. Ritraendolo, Giuseppe Zois ha riferito un pensiero del vescovo emerito di Lugano Mino Grampa, presente alla cerimonia, per cui don Vitalini fu “un dono per la diocesi” luganese, mentre l’intitolazione della Galleria civica dell’exclave è “un passo che unisce esperienza, passato e cultura proiettandoli nel domani e rafforzando l’identità di Campione d’Italia”. Del resto, già nella deliberazione della Giunta campionese per l’intitolazione della Galleria civica si leggeva che don Vitalini aveva “sempre sostenuto il territorio di Campione d’Italia” e la sua gente “sia in veste di privato cittadino” sia in quella sacerdotale, anche “con un lascito” che lo include tra i benefattori della “comunità campionese bisognosa”. La sua scomparsa, annotava il Municipio, aveva “destato grande commozione” e l’Amministrazione comunale vuole “perpetuare il ricordo di un defunto privo di ogni colpa e di ogni compromissione, fortemente amato e rispettato da tutta la popolazione campionese”.
Il momento forte della cerimonia si è tenuto sotto una pioggerellina autunnale, che ha visto il sindaco Roberto Canesi scoprire la targa dedicata a don Sandro, ed il Prevosto della Parrocchia Prepositurale di Campione d’Italia don Giorgio Spada officiare il rito di benedizione della dedicazione