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Pulizie domestiche: automazione e digitalizzazione fra i trend più amati in Italia

IMMEDIAPRESSPulizie domestiche: automazione e digitalizzazione fra i trend più amati in Italia

(Adnkronos) –
Milano, 11/09/2024 – Gli italiani sono il popolo che, in Europa, dedica più tempo alla pulizia della casa. Una buona notizia, certo, ma anche l’incipit per parlare di un problema che sempre più famiglie stanno sperimentando: la difficoltà di conciliare i propri desideri di pulizia e igiene dell’ambiente domestico, con il tempo effettivamente a disposizione per realizzare questo obiettivo. 

Di qui, il crescente ricorso a servizi specializzati nella pulizia di case e uffici che, con il loro buon tasso di innovazione e flessibilità, stanno permettendo alle famiglie e ai single della Penisola di poter conciliare il piacere di vivere in ambienti puliti e profumati con la possibilità di non dedicare troppo tempo a queste attività. Ma andiamo con ordine. 

 

La ricerca che sta facendo discutere tutta Europa è quella data alle stampe da Taskrabbit, un network che mette in contatto la manodopera freelance con chi ha esigenza di lavori in casa. 

Stando a uno studio condotto dall’operatore, infatti, il 46% degli italiani dedica alla pulizia del bagno 90 minuti alla settimana, rendendoci primi in questa particolare classifica davanti a portoghesi, tedeschi, spagnoli e francesi, che invece dedicano in buona parte non più di 30 minuti alla pulizia dello stesso ambiente. 

Non solo. Sempre la stessa ricerca rivela come il 41% degli italiani dedica altri 90 minuti di tempo alla settimana per passare l’aspirapolvere e lavare il pavimento, e un altro 40% impiega lo stesso tempo per riordinare armadi e dispensa. È del 39% la percentuale di italiani che svela di impiegare un’ora e mezza alla settimana per fare il bucato, ed è del 38% la quota di colori che ci mettono lo stesso tanto per spolverare.  

Tra le faccende domestiche meno gradite troviamo invece buttare la spazzatura (il 71% degli italiani ci dedica meno di un’ora alla settimana), cambiare le lenzuola (70%) e riparare gli oggetti rotti (45%). Cresce invece l’orario medio che viene dedicato a fare la spesa: il 29% degli intervistati afferma addirittura di impiegare almeno 2 ore e mezza la settimana, mentre il 7% ci mette più di 4 ore e il 13% almeno 3 ore e mezza. 

 

In questo contesto, non stupisce che sempre più persone abbiano deciso di ritagliarsi un po’ di tempo libero in più ricorrendo a un servizio professionale di pulizia domestica. Guai, però, a pensare alla tradizionale soluzione rappresentata dalla signora delle pulizie di antica scelta e memoria. 

Oggi, invece, chi ha necessità di un servizio professionale per pulire casa o ufficio lo fa sempre più frequentemente ricorrendo a operatori specializzati che hanno dematerializzato qualsiasi tipo di attività gestionale, permettendo a tutti gli interessati di gestire le richieste di pulizia ordinaria o straordinaria dietro un semplice clic o un tap sul display touch del proprio smartphone o del tablet. 

Un esempio tutto italiano ci è offerto dall’italianissima LindoClick, una startup romana che da qualche tempo ha acquisito un’importante notorietà nel panorama delle pulizie domestiche attraverso un servizio che ha convinto i suoi utenti e che sta facendo scuola nel proprio settore.
 

Il funzionamento è semplice. Chi ha necessità di un servizio di pulizia domestica o del proprio ufficio può utilizzare l’applicazione e indicare al portale ciò di cui ha bisogno. L’elenco dei servizi a cui ricorrere cerca di coprire qualsiasi tipo di esigenza, dalle pulizie ordinarie settimanali a quelle straordinarie, dal ripristino degli ambienti dopo eventi meteo al riordino dopo una festa, e così via. 

Una volta indicato il proprio bisogno, sarà LindoClick a effettuare tutte le attività successive: selezione del personale, invio nel giorno e nell’orario concordato, gestione dei pagamenti e dei feedback. A proposito di feedback, LindoClick è talmente convinta della bontà del suo servizio che ha introdotto nel mercato una garanzia di soddisfazione al 200%: se il proprio cliente non dovesse essere contento del servizio ricevuto, promette la sistemazione dei locali non puliti correttamente e il rimborso integrale della spesa affrontata. 

 

In tutto ciò, non mancano i benefici in termini di personalizzazione e sostenibilità ambientale, due criteri su cui oramai si basano quasi tutte le proposte più competitive, in ogni settore. 

Pertanto, non sfugge come l’operatore abbia fatto della flessibilità e della versatilità uno dei suoi grandi punti di forza, promettendo di declinare i propri servizi nel modo desiderato dal cliente, in maniera tale che ciascun utente si senta, appunto, unico. 

Un altro grande impegno è poi sorto nei confronti della sostenibilità ambientale: procedure di pulizia e materiali impiegati sono scelti appositamente per ridurre l’impronta ambientale di queste attività, permettendo così a tutti i clienti più attenti all’ambiente di poter beneficiare di un servizio che risulterà essere conveniente anche per la natura. 

Che sia questa o meno la strada evolutiva dei servizi di pulizia domestica, sarà il tempo a dirlo. Per il momento, il successo riscosso dagli operatori che stanno puntando su questo tipo di piattaforme è talmente evidente da aver attirato nuovi player, italiani e internazionali, verso il settore delle pulizie domestiche e professionali. Un mercato che dovrebbe continuare a crescere anche nei prossimi anni, aprendo importanti opportunità per chi sceglierà di investire sopra la giusta dose di passione e dedizione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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