(Adnkronos) – 10 settembre 2024. «La Corte Costituzionale non autorizzi la nascita di figli orfani per legge, cosa che invece accadrebbe se proprio la Consulta dicesse di sì all’accesso delle donne single alla procreazione medicalmente assistita. Auspichiamo, dunque, che la Corte rigetti questa istanza, così come in passato ha negato un inesistente “diritto” all’utero in affitto. Allo stesso modo, infatti, in questo caso il punto fondamentale non è la pretesa di un adulto ad avere un figlio a tutti i costi, anche privandolo fin dalla nascita di un padre, ma è il diritto naturale di ogni bambino a nascere da una madre e un padre e ad avere e crescere con entrambi. La Corte non operi quindi un’ennesima ferita sulla legge 40/2004, dopo aver abbattuto in passato già numerosi paletti»
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Firenze in merito al caso di Evita, una donna single di 40 anni di Torino, che aveva chiesto di poter accedere alla Pma in un centro di fecondazione assistita in Toscana, e che ha rimesso il procedimento alla Corte Costituzionale, denunciando l’illegittimità dell’articolo 5 della legge 40 del 2004, che consente l’accesso alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita esclusivamente alle coppie formate da un uomo e una donna.
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