(Adnkronos) – • Secondo una recente ricerca di ASUS Business, sono pochi i conoscitori veri del tema (39%), ma prevalgono i sentimenti positivi nei confronti dell’AI;
• Infatti, per il 63% dei dipendenti l’AI porterà a un miglioramento della reputazione dell’azienda presso la propria clientela attuale o potenziale
• Tuttavia, mancano le competenze (35%) e gli strumenti adatti (71%) per affrontare la nuova tecnologia
Milano, 29 agosto 2024 – Rivoluzione tecnologica o fenomeno destinato a svanire nel giro di pochi anni? Quello dell’Intelligenza Artificiale è un discorso che alimenta i dibattiti in diversi campi e che è sempre più rilevante, anche per via del grande numero di servizi di AI offerti a consumatori e lavoratori, ma anche alle aziende, che decidono di investire in Ricerca & Sviluppo su questo tema per capirne i benefici ed adottare nuovi processi. ASUS Business, da anni pioniere dell’innovazione in campo di tecnologia, è uno di questi. Proprio per questo, oltre all’adozione di queste tecnologie nei propri prodotti, ASUS Business ha voluto esplorare l’impatto e la presenza dell’Intelligenza Artificiale nel tessuto aziendale italiano.
Tramite uno studio che ha coinvolto oltre 300 decisori aziendali italiani di piccole, medie e grandi dimensioni , ASUS Business ha esplorato il grado di conoscenza e fiducia che i lavoratori e le aziende nutrono nei confronti dell’Intelligenza Artificiale. La ricerca evidenzia che, chi utilizza l’AI in azienda anche a livello superficiale ne percepisce tutti i vantaggi: il 74% degli intervistati dichiara infatti dei benefici, concreti o potenziali e futuri, derivati dall’utilizzo delle nuove tecnologie.
Ma chiedendo la visione del management sul tema, si riscontra un dato decisamente in controtendenza rispetto all’interesse suscitato dall’AI e al potenziale del suo impatto: sono infatti meno del 28% le realtà che hanno già investito in maniera decisa nell’Intelligenza Artificiale, specialmente nei servizi legati alla sicurezza informatica e nei servizi generativi o di gestione della logistica. Il 46% sta investendo in maniera debole, e non pensa di ripetere questa azione nei prossimi anni.
Una tendenza forse dovuta anche alla mancanza di persone realmente formate in questo campo. Ben il 77% di intervistati dichiara la necessità di una formazione su questi temi, mentre fra chi già utilizza l’AI, il 35% dichiara di non avere le competenze adeguate. Nel caso di inserimento di figure specializzate, inoltre, il 35% degli intervistati dichiara che sarebbe difficile per la propria azienda trovare qualcuno, a sottolineare una mancanza di figure professionali dedicate all’utilizzo e implementazione di questi tool.
La formazione però non è l’unica barriera, soprattutto per quel che riguarda le PMI, che ovviamente registrano un tasso ancora più basso di azioni concrete in questo campo. Altri limiti riconosciuti a livello aziendale nell’adozione di strumenti in campo di Intelligenza Artificiale sono ovviamente la mancanza di finanziamenti e risorse economiche (52%), seguita dalla poca conoscenza a livello manageriale e di fornitori su questo tema (51%). In altre parole, l’interesse è alto, ma il budget e i piani di investimento non sono diretti in questo ambito per il momento.
Ad oggi, solo il 39% dei dipendenti italiani si definisce reale conoscitore degli strumenti di AI, inteso come una persona che li usa abitualmente e ne studia le funzionalità, per svago o per lavoro, e solo circa un’azienda su 5 ne fa un uso discreto.
In ogni caso, la curiosità emersa per l’Intelligenza Artificiale si riflette anche nei dati: il 59% dei dipendenti è ottimista e pensa porterà grandi benefici in diversi ambiti; inoltre, il 73% vede questa tecnologia diventare preponderante e fondamentale entro i prossimi 10 anni (il 62% prevede questo impatto già nei prossimi 2-3 anni). A livello aziendale, ci si aspettano benefici soprattutto nel campo dell’innovazione, intesa come capacità di immettere sul mercato nuovi prodotti, seguita da un’efficienza e semplificazione dei processi. Entrambi elementi che per il 63% degli intervistati porteranno a un miglioramento della reputazione dell’azienda presso la propria clientela attuale o potenziale. A livello più operativo e personale, invece, il 56% è convinto che un’adozione di questi strumenti possa realmente portare a un impatto (positivo) sui processi aziendali, sui servizi offerti, ma anche sulle posizioni di lavoro, intese queste ultime come variazione delle mansioni e dei contenuti con creazione di nuove posizioni. I lavoratori si aspettano maggiore efficienza e semplificazione dei processi a loro attribuiti.
Infine, appare evidente un limite importante, a livello più operativo. Ad oggi è solo il 7% dei dipendenti a dichiarare di avere i dispositivi tecnologici necessari a gestire operazioni con l’AI in locale, senza quindi doversi affidare a soluzioni esterne, spesso non approvate dall’azienda o che in genere richiedono la condivisione di dati privati e personali. Una criticità che secondo il 71% dei dipendenti dovrebbe essere risolta con una maggiore dotazione di questi prodotti da parte dell’azienda, per agevolare il lavoro e favorire una maggiore sicurezza degli utenti.
ASUS Business opera ormai da anni, nel desiderio di soddisfare le esigenze di aziende e professionisti tramite una vasta gamma di prodotti affidabili e innovativi. Rivolgendosi al settore professionale, questo ramo di ASUS si distingue per la progettazione di strumenti aziendali pensati anche per una maggiore innovazione dei processi. La nuova linea di prodotti 2024 dell’azienda, infatti, vanta di laptop che, grazie alla stretta collaborazione con numerosi partner, prevede una serie di funzionalità legate all’AI già installate a sistema, per poter svolgere le proprie mansioni in maniera ancora più efficiente.
Aziende e liberi professionisti interessati all’acquisto dei prodotti ASUS Business possono mettersi in contatto con i consulenti ASUS attraverso questo apposito form.
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