(Adnkronos) –
Milano, 28 agosto 2024 – Il mercato del lavoro
in
Italia si sta rivelando più vitale e dinamico del previsto.
In base agli ultimi dati Istat, infatti, a giugno 2024 il numero di occupati su base annua è salito a 23 milioni 949mila (+337mila rispetto a giugno 2023), con un tasso di occupazione in crescita da diversi anni che ha raggiunto il 62,2%.
Naturalmente, per sfruttare le opportunità che continuano a delinearsi in questo scenario, è importante adottare l’approccio giusto, con la consapevolezza che ancora oggi il mondo del lavoro sta continuando a essere attraversato da trasformazioni significative.
Al giorno d’oggi si sta assistendo alla diffusione di realtà che permettono alle imprese di trovare con maggiore facilità il personale di cui necessitano e a chi cerca un impiego di individuare le imprese più idonee per le proprie competenze.
Ne costituisce un esempio CVing, una realtà all’avanguardia che affianca le grandi aziende nell’HR Transformation, utilizzando un metodo all’avanguardia, finalizzato a ottimizzare e velocizzare i processi di selezione dei candidati.
Il merito è da attribuire a una piattaforma desktop e mobile semplice e intuitiva, con cui al contempo CVing semplifica la ricerca delle offerte di lavoro
, permettendo di individuare le proposte più indicate dal punto di vista delle competenze e della collocazione geografica. Oltre all’opportunità di candidarsi direttamente, inoltre, è possibile suggerirlo a un amico e guadagnare se l’azienda lo assume tramite i referral CVing.
Inoltre, chi cerca lavoro può usufruire di strumenti innovativi nell’ambito della selezione dei candidati come il colloquio in differita, una moderna alternativa al CV che permette di registrare un video intervista che i recruiter possono valutare e condividere sulla piattaforma.
Il colloquio in differita rappresenta l’ultima frontiera nel mondo del recruitment, una soluzione on demand che riduce i costi per le aziende ed evita che i candidati vengano sottoposti a una selezione approssimativa. Il colloquio in formato video, infatti, consente ai recruiter di ottenere informazioni di qualità sui candidati, eliminando le barriere visive di un CV e di una lettera di presentazione tradizionali.
In questo modo le aziende possono visionare i video colloqui in qualsiasi momento tramite una desktop app dedicata, sia quelli presentati spontaneamente che quelli ricevuti su invito, con la possibilità di allegare delle note, assegnare una valutazione o condividere internamente le informazioni sui candidati in un click.
Al giorno d’oggi si stanno dunque diffondendo nuovi percorsi di selezione del personale che si stanno affiancando all’analisi del curriculum nei processi di recruitment, uno strumento che infatti risulta ancora un buon punto di partenza.
Per esempio, sta emergendo anche il recruiting supportato dall’AI, con l’intelligenza artificiale che sta affiancando i recruiter in una serie di attività come il primo screening delle candidature, la gestione delle email e la pubblicazione degli annunci.
Al momento, le scelte definitive vengono ancora effettuate da chi seleziona e da chi assume, ma diventa sempre più importante la coerenza tra la candidatura e l’offerta di lavoro. L’AI, però, non viene utilizzata solo per automatizzare e velocizzare i processi di recruitment, ma anche per renderli più inclusivi ed eliminare le iniquità e i pregiudizi inconsci.
Oggi, inoltre, è essenziale allineare le competenze alle esigenze delle imprese, scegliendo con attenzione i percorsi di istruzione e formazione e verificando che permettano di acquisire conoscenze richieste dal mercato, oppure avvalendosi di programmi di re-skilling che consentono di aggiornare le proprie competenze e acquisirne di nuove.
Non a caso le carriere non-lineari rappresentano un aspetto emergente nell’attuale mondo del lavoro, dovuto soprattutto a una concezione del lavoro diversa rispetto al passato e a un allungamento della vita lavorativa.
Al giorno d’oggi, è diventato normale alternare periodi di lavoro a momenti di formazione, con la possibilità di prendersi delle pause, rimettersi in gioco per cambiare lavoro e riqualificarsi quando necessario.
Bisogna anche curare in modo professionale i profili social, prestando attenzione ai contenuti pubblicati e alle modalità di interazione online, usando questi strumenti per fare personal branding e influenzare positivamente le decisioni di reclutamento.
Per maggiori informazioni
Sito web: https://cving.com/