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lunedì, Settembre 16, 2024

Alla Settimana Lucana a Firenze: Casa Confiança

CULTURA E SPETTACOLOLETTERATURAAlla Settimana Lucana a Firenze: Casa Confiança

Un testo di importanza storica per lo studio dell'emigrazione italiana in Brasile

Verrà presentato a Firenze nel corso della Settimana Lucana, giunta alla VIII edizione ed organizzata dalla Associazione Culturale Lucana – Firenze, il libro Casa Confiança di Carlos e Carmine Marotta (nonno e nipote), edito da Attucci Editrice di Carmignano, considerato un classico della letteratura della emigrazione lucana nel mondo ed in particolar modo in Brasile. Il libro racconta, quella che, iniziata come una storia di emigrazione in terre lontane del Sud America, divenne, con il passare degli anni, una autentica storia di avventura e solidarietà che portò alla nascita del primo nucleo di abitazioni, Jequiè, attualmente con una popolazione di circa 200.000 abitanti.

Il vero protagonista del libro è Carlos Marotta, nonno di Carmine Marotta, che da Trecchina, piccolo paese del sud della Basilicata, partì per il Brasile, all’età di 14 anni. Era il 1985, giunto a Salvador, nello Stato di Bahia, decise di andare verso l’interno per raggiungere Rotondano e Niella (altri due pionieri Trecchinesi in Brasile) e qui fissò la sua dimora, in una fazenda sulle rive del Rio das Contas. Fu proprio Carlos Marotta, successivamente, a dare alla fazenda il nome Casa Confiança, casa della fiducia. La struttura imprenditoriale si interessava di commercio internazionale e coordinava il lavoro degli imprenditori dediti alla produzione di caffè e cacao giunti dall’Italia ed in particolar modo da Trecchina e dal sud della Basilicata. In realtà un vero e proprio punto di aggregazione per gli imprenditori dell’intera area. Carmine, il nipote, parte da un manoscritto del nonno ritrovato in uno dei due bauli pieni di documentazione fotografica, epistolare, legale, storica riportati a Trecchina dal Brasile e custoditi gelosamente in soffitta. Carlos racconta minuziosamente i primi venti anni di storia di Jequiè, gli avvenimenti salienti, l’alluvione del 1914, la festa organizzata per la fine della schiavitù, e molti degli episodi storici che hanno caratterizzato la vita di Bahia e del Brasile. La relazione, scritta da Carlos in un Portoghese spesso italianizzato, con termini anche in dialetto lucano, è accompagnata da documenti storici e fotografie. Il libro bilingue (italiano e portoghese) è considerato un testo di elevato interesse documentale per lo studio della storia di Jequiè e della emigrazione lucana in Sud America. Nella realtà esso riassume, idealmente, il sacrificio di quelle migliaia di persone che già al compimento dell’Unità d’Italia furono costretti a partire per le “Americhe” riuscendo a creare ricchezza e benessere in Brasile ma anche nei paesi di origine dove arrivavano importanti rimesse economiche alle famiglie rimaste in Italia. Casa Confiança fu allora, e lo è ancora oggi, nella storia di Jequiè e dello stato di Bahia, un esempio di lavoro intenso caratterizzato dall’aggregazione e dallo sviluppo comune, in cui chiunque poteva farne parte. In realtà un consorzio fra imprenditori coltivatori di caffè e cacao giunti dalla Basilicata in Brasile.

Giovedì 12 settembre appuntamento alle 17,00 alla BiblioteCaNova – Isolotto in via Chiusi a Firenze. Sarà presente   l’autore   Carmine   Marotta,   Alessandro    Attucci    direttore    della    Attucci    Editrice, Giancarlo Passarella dell’Associazione Culturale Lucana – Firenze. Per l’occasione gli interventi, dal Brasile, di Zenildo Brandão Santana attuale sindaco del Comune di Jequiè, e di Domingos Ailton Assessore alla Cultira ed al Turismo del Comune di Jequiè. La manifestazione verrà trasmessa in diretta sui canali social dell’Associazione Culturale Lucana – Firenze.

Per maggiori informazioni info@casaconfianca.org

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Martina Marotta
Martina Marottahttp://martinamarotta.it
Nata a Prato, città dove vive, ma spesso torna a Trecchina, paese di origine del padre. Laureata, in aprile 2020, presso l'Università di Firenze, in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell'Arte e dello Spettacolo con una tesi sulla Etnomusicologia Lucana e laureanda in comunicazione pubblica, digitale e d'impresa, nel curriculum media digitali presso l'Università di Perugia. Dall'età di 7 anni inizia a scrivere versi e poesie. Ad oggi oltre 350 sono i premi letterari vinti, fra questi 150 sono primi premi ricevuti, oltre che in Italia anche in Svizzera, Grecia e Australia. Nel 2010 pubblica il suo primo libro “L'arcobaleno della III A” edito dalla Attucci Editrice di Carmignano. Con decreto del Presidente della Repubblica del 23 settembre 2011 Martina è stata nominata, per meriti letterari ed artistici, “Alfiere della Repubblica” dal Presidente Giorgio Napolitano. Nello stesso anno il Comune di Prato le ha conferito il “Gigliato d’Argento” per meriti letterari. Ad ottobre 2013, pubblica il suo secondo libro "Io spero che … " fra la gente oltre l’Arcobaleno, edito dalla Attucci Editrice. In occasione della presentazione del libro sono state consegnate a Martina la Medaglia del Presidente della Camera e la Medaglia del Presidente del Senato come riconoscimento per l’impegno sociale e civile della giovane autrice. A giugno 2014 la International University P.S.I. di Lugano le conferisce la Laurea Honoris Causa in “Impegno sociale e Solidarietà”. Dal 2022 è Vice-Presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Alfieri della Repubblica Italiana. Da alcuni anni collabora con testate giornalistiche.

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