“Abbiamo letto la sentenza del Consiglio di Stato e non siamo affatto soddisfatti dell’esito per diverse ragioni: prima fra tutte perché i giudici non motivano affatto le decisioni assunte”. Così Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone-Fell & C. che hanno assistito oltre 3.500 ricorrenti contro i Tolc dello scorso anno, a commento della sentenza 06928 del Consiglio di Stato pubblicata poche ore fa.
“A fronte di relazioni e prove inconfutabili che dimostrano che l’equalizzatore è un sistema illegittimo – spiegano i legali – il Consiglio di Stato non risponde a nessuna delle questioni sollevate nei nostri ricorsi. Con questa sentenza i giudici sanciscono però un principio che avrà conseguenze nefaste in molti settori: non solo ai test di Medicina, dunque, ma in tutti i concorsi pubblici, da domani potranno essere somministrati questionari le cui risposte daranno vita a esiti differenti. In altre parole, se due candidati rispondono correttamente a tutte le domande, avranno punteggi differenti, per cui uno otterrà l’assunzione e l’altro no. Sarà il caso, la fortuna, ma non di certo il merito, a decidere del futuro di studenti o candidati”.
I legali annunciano che nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa per spiegare gli effetti di questa sentenza anche nel sistema delle selezioni pubbliche.
Consiglio di Stato demolisce il principio della “par condicio” nelle selezioni pubbliche: “Da domani si potrà essere assunti per sorteggio”
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