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Anche i “cattivi” hanno l’ansia. Il caso di Robert Downey jr

IMMEDIAPRESSAnche i “cattivi” hanno l’ansia. Il caso di Robert Downey jr

(Adnkronos) – Treviso, 1 agosto 2024. La notizia ha fatto il giro del mondo. Sarà Robert Downey jr, vincitore del Premio Oscar come miglior attore non protagonista per il film Oppenheimer, a interpretare, nella saga degli Avengers, la figura di Dottor Destino, classificatosi al quarto posto nella classifica dei 100 supernemici redatta dal periodico Wizard e al terzo posto in quella dei cattivi stilata invece dal sito web IGN. Eppure, come spesso capita, l’animo del personaggio non coincide con quello dell’attore che ne veste i panni: “Robert – spiega Fabio Fontana, Ceo di Tao Tecnologies- ha mostrato più volte di aver ai polsi il laser indossabile che abbiamo inventato e prodotto. Un bottoncino, frutto della ricerca italiana sulle nanotecnologie e, in particolare, sui punti quantici, che, applicato in diverse parti del corpo combatte il dolore”. 

Ma perché l’attore americano lo indossa e perchè proprio ai polsi. La risposta è articolata e svela che cattivi si può essere sul set ma poi, nella vita reale, occorre fare i conti con le proprie emozioni: “È un punto molto importante -spiega Fontana- soprattutto in agopuntura. Si tratta infatti del punto PC6 (pericardio 6), definito anche Maestro del Cuore, che, ha diversi usi noti alla scienza, nella prevenzione, ad esempio, del mal d’auto nei bambini, per la regolazione del battito cardiaco nel ciclismo e negli sport di endurance, ma il suo utilizzo principale è proprio indicato nei momenti di forte emozione che una persona, come Robert Downey jr, può vivere. Una sorta di regolatore dello stress che tiene lontane le tensioni e, quindi, fa vivere meglio”. 

Si tratta dunque di un dispositivo che, applicato ai polsi, tiene a bada lo stress e, perché no, l’ansia: “Aspetti -continua Fontana- che appartengono a noi tutti ma, in particolare, a chi vive sempre sotto i riflettori. Ma Taopatch non ha solo questa funzione. Nello sport, aiuta gli atleti a gestire i propri acciacchi, lo dimostra Novak Djokovic che lo indossa ma può essere usato anche in disturbi più gravi. La rivista European Journal of Translational Myology e la prestigiosa banca dati del settore medico, Pubmed, hanno reso noto una ricerca realizzata, per conto dell’Università di Palermo, dal team guidato dal professor Giuseppe Messina, con la quale si è accertato che il laser indossabile è di aiuto per chi deve combattere contro patologie terribili come la sclerosi multipla”. 

Lo studio ha dimostrato che il dispositivo favorisce l’aumento dei livelli di vitamina D, garantisce miglioramenti, statisticamente significativi, delle misure baropodometriche e determina una forza maggiore nella presa sia con la mano destra che con la mano sinistra. “Risultati importanti -conclude il Ceo di Tao Tecnologies- che ci rendono ovviamente orgogliosi e che dimostrano come il mondo delle nanotecnologie, premiato lo scorso anno con il premio Nobel per la chimica, possa essere d’aiuto anche nel campo medico”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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