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Disordini Posturali: il contributo di nuove tecnologie che sfruttano l’IA

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(Adnkronos) –
Roma, 10 luglio 2024 – La postura, ovvero l’organizzazione del corpo nello spazio, è un aspetto fondamentale della salute umana. Molto frequentemente viene trascurata fino a quando non cominciano a sorgere i primi problemi, che in una grande percentuale di casi sono semplicemente la punta di un iceberg, celando in realtà molte altre alterazioni funzionali corporee. 

I problemi legati alla postura vengono spesso definiti “disordini posturali” ma che significato ha esattamente questa definizione?  

“I disordini posturali sono alterazioni dell’allineamento naturale dell’organismo che possono influire negativamente in forma generale sulla salute e sul benessere quotidiano, compromettendo l’efficienza motoria del corpo e causare dolori, affaticamento e una riduzione delle capacità funzionali – Afferma il Dottor Luca Russo ricercatore universitario – “Se si prende per esempio la colonna vertebrale, un aumento della cifosi toracica (ovvero una curvatura eccessiva della parte superiore della schiena) potrebbe ridurre la capacità respiratoria e il movimento degli arti superiori”. 

Atteggiamenti scoliotici, ipercifosi, iperlordosi, ginocchia valghe e piedi pronati vengono considerati i disordini posturali più comuni. Per comprenderli meglio e indagarne le loro cause, nonché i loro effetti sulla salute, è essenziale creare delle procedure di analisi posturale completa al fine di sviluppare delle strategie efficaci di prevenzione e correzione.  

Nella costante ricerca di soluzioni avanzate per la misurazione della postura volta alla ricerca di strategie di trattamento efficaci, nasce Spine3D: un esempio emblematico di innovazione, che coniuga l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) con un sistema privo di radiazioni per fornire misurazioni precise e non invasive.  

Spine3D è un sistema di scansione 3D dell’intero corpo che si avvale dell’IA, in particolare delle reti neurali, per identificare punti di repere e deformità senza l’uso di radiazioni dannose. 

Il processo di analisi ha inizio con l’acquisizione di immagini attraverso la tecnologia LiDAR TOF. Un sistema totalmente non invasivo, grazie al principio fisico delle camere 3D ToF (acronimo di Time of Flight), che misura la nuvola di punti descritta dalla morfologia del corpo senza l’utilizzo di radiazioni. Il principio fisico delle camere 3D è simile all’eco-localizzazione dei pipistrelli, con la differenza che il segnale utilizzato da Spine 3D non è un’onda sonora, ma un fascio di luce a infrarossi che rimbalza sulla superficie e il cui ritorno è catturato dal sensore.  

A partire da tale acquisizione entra in gioco l’utilizzo dell’intelligenza artificiale:  

l’IA scansiona quindi le immagini acquisite da Spine3D, ne identifica i punti di repere rilevanti, come concavità, gibbosità della schiena e altre caratteristiche anatomiche di anche, ginocchia e piedi di interesse per lo specialista. I dati vengono elaborati attraverso algoritmi di apprendimento automatico e fornisco risultati significativi agli operatori del settore. 

È così possibile ottenere una valutazione dettagliata, accurata e ripetibile della postura, rilevando minime deviazioni e asimmetrie che potrebbero non essere visibili a occhio nudo.  

“La possibilità di studiare la postura dell’intero corpo, di misurare gli eventuali disallineamenti aumenta la profondità della comprensione degli eventuali disordini posturali consentendo di creare programmi di intervento mirati” conclude l’esperto. 

Spine 3D è una efficace e precisa tecnologia utilizzabile come primo esame per valutare se sia necessario sottoporsi a tecniche diagnostiche più invasive, come una radiografia, una Tac o una risonanza magnetica. Non sostituisce la più classica diagnostica per immagini, ma vi si affianca, diventando particolarmente utile per determinate categorie di individui e per gli esami di follow-up necessari per verificare l’andamento di un percorso di lavoro sulla postura. La soluzione ideale per i primi segni di disordini posturali nei bambini, ad esempio, o nelle donne in gravidanza, che spesso sono soggette al mal di schiena. E’ una soluzione ottimale anche per sportivi e atleti che desiderano seguire con attenzione le fasi di recupero da un infortunio e in generale per le persone anziane colpite da osteoporosi oppure fragili che mal sopportano ad esempio esami per i quali si ha la necessità di restare in posizione immobile e sdraiata per tempi piuttosto lunghi. 

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