L’appuntamento annuale che richiama i CUS (Centro Universitario Sportivo) d’Italia, quest’anno ha anticipato calendario, in considerazione dell’anno olimpico in scadenza (le XXXIII Olimpiadi si terranno a Parigi dal 26 Luglio all’11 Agosto 2024).
Al CNU (Campionato Nazionale Universitario), dal 1990, il settore karate ha partecipato, come da prassi, pur se non confermando, i fasti precedenti.
Questo, nulla toglie, al valore dei ragazzi che, in questa fase settimanale, si sono cimentati nelle proprie specialità e categorie, solo che, una serie di circostanze, dirette ed indirette, ha influito sul risultato finale.
La FederCUSI (Federazione Italiana dello Sport Universitario), adotta e si riporta, integralmente, alle regole delle Federazioni di riferimento per le quali, organizza gli Sport Universitari; a volte in maniera troppo remissiva e questo, penalizza moltissimo, gli universitari sportivi. Basti pensare, ad esempio, che ad oggi, non vengono considerate le “teste di serie” (i primi 4 medagliati del Campionato precedente), in quanto la federazione di riferimento, classifica, “Campionato Nazionale” questo evento, quanto andrebbe considerato, Campionato Italiano Universitario, per come effettivamente esso esiste. Così accade per i “Master” (inquadrati poi, in contraddizione regolamentare, tra l’altro, nel Campionato Italiano CTR per Regioni). In questo modo, vengono maltrattati sia i Master, che gli Universitari, espressione della passione per la disciplina praticata e, dovrebbero assurgere, alla dignità che gli compete e gli è dovuta.
Altra attenzionalità da adottare, è in riferimento alle Università telematiche, alle quali, finalmente, gli si è data la possibilità partecipativa ma, non gli viene ancora riconosciuta, come si dovrebbe, la radicalizzazione territoriale, che salverebbe l’universitario, dal dover partecipare alla sede giuridica telematica universitaria, “calpestando” la sede operativa dello svolgersi degli esami o, della residenza/appartenenza associativa. Realtà sempre più crescente con le problematiche annesse, che vede dei CUS, stracolmi di partecipanti e la depauperazione degli altri, a proprio vantaggio. Assurdità di operatività di base.
Il CUS Karate Salerno, si classifica solo 10° (con 23 punti), nella classifica generale finale, con il Bronzo di Mario Miranda, nel kata maschile, il Bronzo di MariaTeresa Scherzi (Oro, nella scorsa edizione), nel kumité femminile (Kg.-68); l’11a posizione, nel kumité, di Francesco Civale, Accomando Francesco, Ilaria Capolupo; la 5a posizione, sempre nel kumité, di Ruocco Federica e Scarano Assunta e la 7a posizione di Pierangelo Ferraiolo. Con onestà intellettuale, qualcuno di questi ragazzi, poteva assurgere a posizione di classifica migliore ma, non tutte le ciambelle, riescono con il buco.
Quello che contraddistingue queste trasferte, resta sempre il gioviale essere insieme, che stempera tensioni; il sorriso che appare, sui volti di questi ragazzi, che si sacrificano, anche nei momenti meno belli, dove la delusione, prende il sopravvento; il riconoscersi squadra, anche nelle rivalità agonistiche evidenti e naturali; essere team, anche nell’individualismo agonistico (LdM).