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Basso: Vice Campione del Mondo WAKO – Albufeira

ITALIACAMPANIABasso: Vice Campione del Mondo WAKO - Albufeira

Ritornano a Salerno i fasti internazionali e gli alloro, della KickBoxing WAKO. L’alloro mondiale, sfumato per un solo punto, ai World KickBoxing Championships, in svolgimento ad Albufeira – Portogallo (17/26 November 2023) da Pasquale Basso, Master Kg. -74, nella specialità del Light Contact.

Un’estenuante scalata al podio, iniziata da qualche giorno, nello specifico evento, ma che fonda radici profonde, nella carriera e palmares, dell’Avv.to Basso.

Tifo da stadio, ovviamente anche familiare, in trasferta ed in streaming: dalla sua cucciola, Livia, dalla Moglie, Loredana e dall’amico e socio di studio, Daniel Bianco, in loco. Dalla Salernum (castrum in oram marittimam) romana, in live stream, la famiglia paterna, gli amici dall’allenamento di sempre (oltre 20 anni, fra loro, a condividere programmi di allenamento), dell’APD Bu Sen Salerno, a cui si riferiscono i primi ed unici, risultati Federali, prima, nel contatto pieno (Full Contact) poi, con il Light Contact, dagli anni ’80 in poi, circa.

Un’Atleta d’oro dentro, un’eccellenza campana, soprattutto nostrana, che ha saputo coniugare in esso, prima lo studio e la Laurea, poi la professione, sempre, con l’allenamento. Volere è Potere! Dal titolo Italiano (Maggio), alla partenza per i Mondiali, con impegno, caparbietà, piglio, ferrea volontà, cuore, anima e testa; ha coniugato (lesinando tempo al tempo), fra tutti i suoi impegni, familiari, professionali e sportivi, il giusto modo/spazio, preparandosi al meglio che si poteva avere ed ottenere. Il risultato è al suo collo!

I complimenti di tutto l’enturage FederKombat che gli sono piovuti addosso, in aggiunta a quelli arbitrali, dei suoi avversari e dei coach, di nazionalità estera, hanno coronato comunque un successo sperato, avverato in parte, seppur desiderato e meritato, a pieno titolo e con esso, il rispetto guadagnato sul campo, colorano d’Oro, quest’Argento stravinto, nel quadrato gara.

Eccellenza italiana ed onore al merito, alla “bandiera” (l’asciugamano del sodalizio, l’immancabile bandana rossa con il lettering della palestra, la cintura nera, che gli fu donata dal Maestro; oggetti inutili per tutti, ancestrali per chi, ha condiviso “amore” sportivo e sano sudore di fronte), portata da lui, con lui, nell’angolo di gara, quella d’appartenenza, quella storica, quella di sempre, quella del sodalizio che gli appartiene dentro, che è parte della sua essenza, del suo coraggio, del suo cuore, l’APD Bu Sen Salerno. Un omaggio quindi, al suo Maestro, Luigi Di Maio, che lascia senza parole, che commuove, un gesto, che descrive rapporto, che racconta l’unione d’intento, storia, come quello, similare, effettuato dopo il Titolo Italiano (con relativa chiamata in nazionale da Azzurro), dinanzi alla “porte”, di quel sodalizio, quel luogo sociale, condiviso coi tanti, compagni d’avventura sportiva, oggi, purtroppo chiuso, nell’assordante silenzio, di chi non ha voluto trovare soluzioni e costretto a mendicare in giro, possibilità di continuum.

Costretto quindi, dagli eventi accaduti al sodalizio ed accolto “a braccia aperte”, in forza di tesseramento, dalla SSD Fitness Club di Mercato San Severino, di Raffaele De Nicola (responsabile regionale della Kick Light), con loro, ha condiviso sparring ed in quella sede, puntualmente, si è allenato, a volte fino allo sfinimento, di mattina, seguito dal suo “antico” Maestro Luigi (ex Azzurro degli anni ’90, nella KB e nel Karate) e con il quale, rapporto, non teme scalfiture.

Oggi, si approda nuovamente ad un traguardo, alla faccia, delle “cattive maniere” e vince ancora lo Sport, quello nobile, quello che non trova guadagno, quello che non ha ingaggio o cospicuo appannaggio retribuito, quello del sudore, del sacrificio vero, della volontà di essere ed esistere, quello che ha rispetto altrui e conosce, praticandolo appieno, il fair play, quello del sostegno al compagno “d’armi”, quello della gratitudine e delle strette di mano e pacche sulle spalle (comunque sia andata), all’avversario poi, quello degli Uomini, con la “U” maiuscola, non dei “maschi” a mostrarsi. Onore al merito, Onore al guerriero, Onore alla bandiera, Onore al sacrificio che conquista vita di realizzazione personale, “usando” sport che forgia carattere, anima e cuore, del cittadino probo (LdM).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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