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lunedì, Novembre 18, 2024

L’emancipazione femminile attraverso lo sport. Di Floriana Rossi

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Dopo aver visto con mia madre il film della Cortellesi “C’è ancora domani” ho riflettuto sull’importanza dell’unione delle donne per superare il divario di genere che ancora oggi, purtroppo, esiste nella cultura e nella società, nella vita privata quanto nel lavoro e nello sport.
Molte donne in passato hanno lottato per i nostri diritti. Erano donne comuni, ma hanno fatto cose straordinarie. Hanno contribuito all’emancipazione femminile e al diritto di voto. Grazie a loro, abbiamo superato la prima ghettizzazione di genere. Prima, la società ci relegava a un ruolo subordinato, limitato alla casa e alla procreazione.
Alcune scene del film mi hanno ricordato che molte donne della mia famiglia, prima tra tutte la mia bisnonna Elena Cacciatore, si sono impegnate in prima persona a promuovere l’emancipazione femminile, la fine di ogni discriminazione nei confronti delle donne e il riconoscimento della parità dei nostri diritti. Infatti, proprio lei è stata fondatrice e presidente dell’UDI Unione Donne Italiane e diceva: “Le donne non devono essere solo spettatrici della vita, ma protagoniste.

Le donne non devono solo sognare, ma realizzare i loro sogni. Le donne non devono solo seguire, ma guidare. Le donne non devono solo vivere, ma creare.” Questo articolo voglio dedicarlo a lei e a tutte le persone che hanno lottato per i nostri diritti durante il corso della storia.
Donne che Creano la Storia: Il ruolo dello sport nell’emancipazione della donna.
Lo sport è una delle più grandi conquiste dell’umanità ed è sempre stato un importante strumento di emancipazione femminile nel corso della storia del XX secolo. Sapevate che abbiamo dovuto lottare, anche, per affermare il nostro diritto a praticare lo sport e a competere ad alti livelli?
Lo sport è sempre stato per noi donne un modo per esprimere la nostra personalità, la nostra forza, la nostra bellezza e la nostra libertà, nonostante le difficoltà, le discriminazioni e i pregiudizi che abbiamo dovuto affrontare. L’attività fisica ha migliorato la nostra salute, il nostro benessere e la nostra autostima, permettendoci di eccellere in tantissime discipline, anche più degli uomini. Lo sport ci ha aiutato a lottare per i nostri diritti in diversi contesti storici e culturali. Vorrei condividere e ricordare alcune delle pioniere dello sport femminile, che hanno fatto la storia con le loro imprese. Per esempio:

  • Alice Milliat, francese, che nel 1921 fondò la Federazione Sportiva Femminile Internazionale e organizzò le prime Olimpiadi Femminili nel 1922, per contrastare l’esclusione delle donne dai Giochi Olimpici.
  • Kathrine Switzer, statunitense, che nel 1967 fu la prima donna a correre la maratona di Boston con un numero ufficiale, sfidando il divieto imposto alle donne. Durante la gara, fu aggredita da un funzionario che cercò di fermarla, ma riuscì a completare la corsa grazie al sostegno del suo fidanzato e di altri corridori.
  • Nadia Comăneci, rumena, che nel 1976 fu la prima ginnasta a ottenere il punteggio perfetto di 10 alle Olimpiadi di Montreal, a soli 14 anni. La sua performance fu considerata una delle più grandi imprese sportive di tutti i tempi e fece di lei un’icona mondiale della ginnastica.
    Queste sono solo alcune delle donne che hanno segnato la storia dello sport femminile, ma ce ne sono molte altre. Oggi noi donne partecipiamo a quasi tutte le discipline sportive e abbiamo raggiunto risultati eccezionali in molti campi. Tuttavia, esistono ancora delle disparità tra lo sport maschile e quello femminile, sia a livello di opportunità, sia di riconoscimento, sia di remunerazione. Per questo, lo sport rimane ancora una sfida per cui vale la pena lottare.
    Uno studio ha scoperto che le nuove generazioni hanno problemi di coordinazione e di movimento. Una delle cause è la mancanza di sport. Lo sport è utile per la crescita. Aiuta a conoscere il proprio corpo e a tenerlo sano, fisicamente e mentalmente.

Da piccola mi dicevano sempre: “mente sana in corpo sano”. Questa espressione significa che per avere una mente sana bisogna anche curare il proprio corpo, e viceversa.
Questa idea è stata ripresa dal mondo dello sport, che vede nell’attività fisica un modo per migliorare il benessere psicofisico. Ci sono anche delle basi scientifiche che dimostrano che esiste una correlazione tra la salute del corpo e quella della mente, e che lo sport può prevenire o alleviare alcune malattie mentali.

Lo sport è importante per tutti, non solo per noi donne. Personalmente, mi sono impegnata a promuoverlo creando una community dedicata allo sport di cui sono innamorata: il kitesurf. Si tratta di una community di sirene in giro per il mondo che praticano uno sport che rappresenta la libertà e che trasmettono buone vibrazioni a tutte le persone che vogliono approcciarsi ad esso. La condivisione e la comunicazione sono essenziali nella nostra vita e lo sport rappresenta tutto questo.
Le persone, secondo me, dovrebbero investire di più sullo sport come valore di vita e aiutarci a promuoverlo per poter in un futuro prossimo anche creare alternative che promuovono e prediligono uno stile di vita sano.
Ogni attività sportiva offre un’opportunità unica per la crescita personale e il benessere, invitando le persone a scoprire nuove passioni al di là degli scenari tradizionali. C’è un mondo di tantissime belle realtà.
In conclusione, vorrei invitare tutti a riflettere sul ruolo dello sport nell’emancipazione della donna e a sostenere le donne che praticano lo sport, a qualsiasi livello. Lo sport è una forma di arte e di cultura che contribuisce a creare la storia delle donne e dell’umanità. Come diceva la mia bisnonna: “Le donne non devono solo vivere, ma creare.”

Creator: Floriana Rossi
Kitegirlsworldwide
🇮🇹

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Ronca
Francesco Ronca
Mi chiamo Ciccio Ronca, ho superato da poco i 30 all’anagrafe. Mi piace andare avanti, ma non riesco ad abbandonare l’adolescenza. Ci vediamo a scuola!

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