I regimentati Tecnici campani, si sono ritrovati al PalaCercola (NA), per completare il ciclo di aggiornamento, con la parte pratica, prosieguo, del già posto in atto didattico, prima della pausa estiva.
Il tema trattato: “I vari aspetti della performance – la condizione fisica, la valenza del gesto specifico, la prevenzione”.
A trattare l’argomentazione posta in essere, dalla reggenza campana, guidata dal Presidente, Antonio Bracciante (assente per lutto familiare improvviso) e dal suo Vice di settore per il Karate, Nicola Mirabella: Massimo Montecchiani, Antonio Califano, Domenico Doria, Ciro De Francesco, nelle qualità degli incarichi federali, da essi rappresentati.
La copiosa presenza dei Tecnici intervenuti, quali discenti, all’obbligo Federale 2023, racconta, con quale abnegazione ma interesse, essi, si abbeverano alla fonte dell’allargata conoscenza.
La Campania risponde compatta e si crede, non solo per l’obbligatorietà Federale ma, per confrontarsi positivamente, per ritrovar conoscenza ed amicizia, serrare ed ampliare legami, per incontrarsi, fuori dai parterre di gara che sempre, per positivo agonismo, provocano oscillazioni umorali e che comunque sempre, sfociano, nell’abbraccio ed in una stretta di mano, lontano quindi, dal stereotipo viscerale, del portar risultato a casa.
Giornate all’insegna dello studio, della pratica, dell’approfondimento scientifico nell’applicazione strutturale personalizzata, calibrata all’Atleta, al gruppo, all’elitè. Senza ovviamente, nascondere sentimento ed eventuali “mal di stomaco” che, pur bene fanno, al movimento tutto.
La struttura ospitante, un occhiello sportivo campano di vera eccellenza, di cadenzata applicabilità manageriale, di lungimirante prospettiva “aziendale”, gestito da team di giovani valenti, in una città, martoriata dal mal comune, dalla malasanità, dalla mala sportività gestionale, dalla mal celata e comune malalingua italiana.
La città, la Regione, dell’intelletto attivo e dalla moltiplicità del divenire, non solo colorata, dal cattivo esempio dei pochi, a discapito dell’eccellenza e buona fede dei tanti, dove lo sport è “caput mundi” di sostegno, socialità, eccellenza e risultato sportivo. Dove la genialità campana, è segno distintivo italiano, per meglio dire, regionale (LdM).