Nella struttura del Centro sportivo Pomilia ASD, in Pomigliano D’Arco, si è ritrovato il gota campano, per l’annuale momento di approfondimento ed indirizzo tecnico/didattico, all’insegna della promozione e sviluppo regionale.
Interessantissimo e variegato, il contenuto offerto alla platea dei discenti, spaziando dalle tematiche fiscali (Marra), a quelle arbitrali (Chyulia) o, rivolto alla platea dei fanciulli (Della Moglie), come a quella degli agonisti (Piccirillo-Maddaloni), passando per le indicazioni arbitrali (anche olimpiche) e medico/sportive (Mauro).
Nella due giorni, riservata ai tecnici/discenti, si sono succeduti nell’ordine: M° Fabio Della Moglie, M° Sandro Piccirillo, Dott. Enzo Marra, Prof. Ciro Mauro, M° Roberta Chyurlia, M° Giovanni Maddaloni, presentati dal reggente Vice Presidente per il Judo nostrano, Bruno D’Isanto e dal Presidente in carica, Antonio Bracciante, supportati dalle Commissioni Tecniche e dai Dirigenti Periferici.
Elevatissimo, il numero dei judogi sulle materassine della struttura, interesatissimi allo svolgimento delle tematiche, poste alla loro attenzione. Come, la nascita di una apertura preferenziale nei nosocomi, limitrofi ad eventi di rilievo (nda. il Prof. Ciro Mauro, è primario in cardiologia c/o il Cardarelli di Napoli oltre ad essere il responsabile della commissione medico-scientifica FiJLKAM) riservata, agli Atleti infortunati, in competizioni sportive.
La Campania insomma, soprattutto in quest’ultimo quadriennio sportivo, ha dimostrato ancora una volta, con i suoi Tecnici ed i suoi Atleti, di poter supportare, a pieno titolo, le nazionali ed i risultati ed i record, in numero di medaglie conquistate, né è specchio reale. Il lavoro di squadra, comune, allargato, continua a dare frutti di rilievo anche, nelle proposte che vengono poste all’attenzione Federale. La Campania sportiva, non è solo quindi, dimostrazione di buona tecnica, di buona tenuta fisica, di preparazione e formazione adeguata e con sguardo al futuro, è anche esempio di lavoro di squadra, trasversale, fra le discipline ed i metodi, che la rappresentano. E’ esempio di menti che pensano e producono, che sperimentano e poi propongono, con risultati alla mano, che alimentano la tesi e premiano il lavoro svolto da tutti. E’ la riscoperta, dello stare insieme, condividendo emozioni, sensazioni. Anche la critica distruttiva, pian piano, sta divenendo marginale, avvicinandosi sempre più alla critica costruttiva. Si è compreso, che il solo parlare, non produce differenza, ove la differenza, viene posta in essere e considerata, quando è applicata da ognuno, nei limiti e possibilità disponibili. << Fare, anziché, dire (LdM)>>.