Ancora una volta è la Campania, grazie alla lungimirante visione dei propri dirigenti, capitanati dal Presidente Regionale, Giovanni “Gianni” Di Bernardo, a suggerire ipotesi, attivare sperimentazioni, che potrebbero divenire, linee guida, per la Federazione di appartenenza, la FederKombat (oggi, FSN effettiva e già partecipante alle Olimpiadi Europee 2023, con ben 11 medaglie).
Prettamente, è dalla Campania, che è partita una rappresentativa universitaria, per gli EUSA 2023, appena conclusisi e tenuti a Zagabria (CRO), dal 20 al 23.07. Ad essa, si è aggiunto una delegazione del Molise e Lazio.
Maurizio Pupo, segretario del CUS Napoli, ha dato credito a questa nuova specialità sportiva, nel mondo universitario, come già fece in passato, affidando a Gianluca Amato, gli Atleti appartenenti al proprio Ateneo. Chi aveva già sposato causa degli Europei, è il CUS Salerno, già forte di sua precedente esperienza in tal senso, con gli Atleti, capitanati da Raffaele De Nicola. A questi, si sono immediatamente aggregati, il CUS Molise, con Gabriele D’Andrea e la Pegaso, con Alessandro Amato.
La storia della KickBoxing nell’Università italiana, parte dal 2011, quando l’Ateneo di Salerno ed il suo CUS di riferimento, supportata dal CUS Napoli, CUS Caserta, CUS Benevento, dal CRC FiKBMS, con il Patrocinio del Comitato Provinciale CONI Salerno e del Comitato Regionale Campania CUSI, con egida dell’allora FIKBMS e del CUSI Nazionale, ad opera di Luigi Di Maio e dell’APD Bu Sen Salerno organizzarono, il 1° Criterium Universitario di KickBoxing nazionale.
10 gli Atleti e 4, quindi, gli accompagnatori, che hanno rappresentato l’Italia, in quest’altra sperimentale azione sportiva a suffragio della KickBoxing WAKO e degli Atleti Universitari in ambito Europeo. In rappresentanza si, dei propri Atenei e quindi dei colori di appartenenza ma, antesignani e portabandiera, del tricolore italiano, della FederKombat.
Questi ragazzi, si sono fatti onore sul campo, a volte combattendo con una mano in meno (Mattia, si è infortunato al 1° round della finale ma, non è mai indietreggiato, combattendo come un leone fino all’ultimo scambio), a volte pagando un’esperienza dovuta all’internazionalità dell’evento, regolandosi, sbagliando interpretazione, secondo i dettami del regolamento italiano, tirando, anche in categorie, maggiori del proprio peso ed in specialità, che praticano meno, dando comunque il cuore, in ogni momento.
Oro, per Michela Patullo, nel Full Contact, Kg.-60 (CUS Molise); Oro, per Gallo Vincenzo, sempre nel FC, Kg.-86, veterano delle scene internazionali (CUS Napoli); Argento, per Palumbo De Vivo Mattia, nella specialità, sempre ring, con la K1, Kg.-75 (CUS Salerno); Bronzo, per Clara Monaco nella Kick Light, Kg.-65 (CUS Molise). Si fermano ai quarti di finale, ad un passo dalla zona medaglia, nella KL: Monaco Valentina, Kg.+65 (CUS Molise); De Pascale Felice, Kg.-74 (CUS Salerno); Ciancio Andrea, Kg.-74 (CUS Salerno); Plaitano Vincenzo, Kg.-63 (CUS Salerno); Mattiaccio Francesco Matteo, Kg.-84 (Pegaso). Fermo agli ottavi, invece, De Biase Addolorato, Kg.-74 (CUS Roma).
Esperienze che segnano, che fanno notare quanto lo sport, in genere, a livello Europeo, viva maggiore credibilità che in Patria, quanto sia importante, essere presenti in competizioni internazionali che alla fine, comunque vadano, posso esprimere svolta, nel proprio percorso sportivo (LdM).