Sala gremita.. la maggior parte, giovani.. L’associazione il Gabbiano ODV (presente, sul territorio di Giffoni V.P., dal 1997), certo, non si aspettava una risposta così sentita dalla cittadinanza. Forte, l’impatto emotivo, di questo gruppo associazionistico, fatto di giovani, con volontà giovane, di dare contributo, di essere presente nella vita cittadina, cercando di spingersi, anche oltre, i confini collinari.
Forte, anche la linea sociale intrapresa, anche nella comunicazione visiva. Fiocco bianco, in questo caso, ad esempio, anziché rosso, nella “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne”, perché, sin dal 1991, questa Associazione, ha aderito alla “Campagna del fiocco bianco” (un movimento, nato a seguito, di un sanguinoso raid, contro alcune donne -14-, a Montreal -1989-, ad opera di un antifemminista), invitando, sia gli uomini che le donne, ad indossare, un fiocco bianco, per manifestare, la propria adesione e supporto, allo “spirito” del movimento.
Presente, una delegazione dell’Arma dei Carabinieri della stazione locale, oltre, alle istituzioni politiche ed un nutrito gruppo della SILVIM che, oltre ad aver realizzato, delle opere artistiche, a tema, esposte nella sede associativa, hanno realizzato, un emozionante spot sul tema, della violenza di genere. Fra le istituzioni presenti: Il Vice Sindaco locale, Fabio Toro e, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Maria Mele che, salutando i presenti, anche a nome del Primo Cittadino, hanno lasciato testimonianza, personale, sul tema trattato e sulle “buone pratiche” poste in essere. Con loro, in sala, i Consiglieri, Stefania Gubitosi ed Antonio Nobile.
Il Convegno, “Stop alla violenza – insieme contro la violenza di genere”, registrava la presenza dei relatori, chiamati a partecipare di: Anna Vassallo (Vicepresidente dell’associazione “Il Gabbiano ODV”, Avvocato); Francesca Soldivieri (Psicologa); Luigi Di Maio (Fiduciario Regionale MGA Campania FiJLKAM); moderati, dall’eccellente “trait d’union”, nella persona di Luigi Bernabò (Presidente del Consiglio Comunale). Il Presidente associativo, Gerardo Delle Donne, anfitrione, lasciando i sui saluti alla platea, non è riuscito a nascondere, l’emozione che dal di dentro, montava all’esterno, colmando tutti.
Durante gli interventi, intervallati da altri spot, si sono potuti ammirare, oltre al lavoro della SILVIM, un monologo della Cortellesi, rilasciato per la RAI, un pregevole intervento della “settima arte” edito dallo stesso Il Gabbiano ODV, la dimostrazione, sintetica e pratica, dedicata, al Metodo Globale Autodifesa (MGA), editato dalla FIJLKAM.
Gli interventi, sentiti, caldi, coinvolgenti, interessanti, partendo dai temi assegnati e dal “compito” del convegno, hanno spaziato, dalla legalità, alla psicologia, attraversando, problemi sociali, dinamiche familiari e di gestione civica, dalle competenze scolastiche a quella, degli Enti preposti al controllo ed alla gestione del pubblico impegno, allo sport (quale anello mancante, non riconosciuto, nella catena spezzata delle competenze che, dovrebbero essere poste in essere a difesa e tutela del cittadino di genere), essendo esso (nella figura degli “educatori sportivi”), ultimo baluardo di connessione ed ascolto, fra Scuola e Famiglia, fra, Ordine Pubblico ed Istituzioni; coloro, a cui resta, l’ultima speranza civica, di finalità etica e morale, di prevenzione sanitaria e ”difesa” (senza “cadere” nell’eventuale trappola, dell’eccesso di legittima difesa) e che interessa, sia, il semplice cittadino comune, come, il Rappresentante dell’Ordine Pubblico. Un compito ed un tema, con ampie vedute che spesso lasciano, libere interpretazioni, seppur “costrette”, dall’interpretazione giuridica (lasciata, purtroppo, pur senza colpa, a coloro che “per la strada” e della “strada”, non sentono voci).
L’impegno, civico ed etico, di rammentare a tutti, che non e solo, nella “ricorrenza” prefissata, vi deve essere l’impegno, alla realizzazione di un sogno di cambiamento, di controllo e diminuzione, di retaggi ancestrali, che sono parte di un corredo sbagliato, forse genetico, della “pater familias” (ove i “beni” familiari, si estendono alle componenti, familiari), allargandosi, anche al di là, delle “mura familiari”. Un male cancrenoso, che va estirpato, “civilizzando” già, le nuove generazioni, dando ad essi, quello che oggi, essi, forse, neanche conoscono, il Rispetto (LdM)..!