Era il luglio del 1965 quando Franco mise per la prima volta quella bellissima camicia di lino bianca. Era una sera speciale, avrebbe chiesto a Silvia di sposarlo. Quella stessa camicia 17 anni dopo l’avrebbe indossata sua figlia Michela per andare al suo primo concerto. Col tempo che passa qualcosa diventa di troppo e quell’indumento stupendo finisce in un negozio dell’usato, ci penserà Mattia a dargli una nuova vita, portandola con se agli aperitivi in spiaggia.
I gusti che cambiano insieme ai tempi, il nuovo che diventa vecchio per poi ritornare ad essere nuovo. Il vintage che prende sempre più il sopravvento nel quotidiano. Perché se prima acquistare nei negozi dell’usato era una prerogativa solo di chi era economicamente meno fortunato, adesso è diventato la base per avere un guardaroba di tendenza.
I fattori che portano le nuove generazioni (e non solo) ad acquistare abiti second hand sono numerosi:
Sicuramente in primis c’è la questione economica, spesso si trovano abiti di marca (che di norma costerebbero davvero molto) ad un prezzo ottimo, alcune volte addirittura inferiore ai prodotti fast fashion. È anche una risposta all’omologazione, si punta ad esprimere se stessi tramite pezzi rari, è quasi impossibile che di un capo vintage esistano più copie. Ogni pezzo è un unico e racconta una storia.
Uno shopping etico
È un tasto dolente, e purtroppo il mondo della moda spesso chiude gli occhi e finge di non vedere i danni che provoca all’ambiente. Ogni anno milioni di tonnellate di vestiti pressoché nuovi vengono gettati via inquinando prima a causa della loro produzione e poi per il loro smaltimento. Non è solo compito delle case di moda tentare di arginare questo ostacolo, anche noi comuni mortali possiamo porvi rimedio iniziando ad avere un guardaroba un po’ più green.
Quale modo migliore di ridurre gli sprechi se non utilizzare il più possibile abiti già prodotti? Visto in grande significa anche: meno vestiti nuovi da produrre e dunque meno sprechi e inquinamento.
Dove, come e quando?
Numerosi sono i siti internet dove poter acquistare abiti, oggetti o accessori pre-owned, e tutti garantiscono qualità ed affidabilità al 100%. Vinted, Depop, Vestiaire Collective, giusto per citarne alcuni.
Un’esperienza da fare assolutamente però è quella di andare a “caccia” nei negozi o nei mercatini dell’usato, solo così si potrà respirare a pieno il vintage. Vi segnalo il mercato di Porta Nolana a Napoli, non ve ne pentirete.
Esistono anche fiere ed eventi di più giorni riguardanti questo settore, basta spulciare un po’ su internet per trovare ciò che fa al caso vostro.
Che cerchiate una giacca da college, una borsa firmata o l’affare del secolo ricordatevi che il second hand è sempre un ottima soluzione, e per citare il sito vinted “ Fa bene all’ambiente e pure al portafoglio”.