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martedì, Novembre 26, 2024

Vado matto per le playlists ben riuscite

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“Vado matto per le playlists ben riuscite” era solito dire il protagonista di un vecchio telefilm, se ben ricordo (e forse non ricordo proprio bene, ma tant’è).

Con il “ben riuscite” s’intende la decisa agilità con cui la Songweek viene compilata, data la piacevole messe di nuove uscite.

Ma prima di tutto, Michael Chapman. Si era autodichiarato “sopravvissuto pienamente qualificato” nel 1970, nemmeno trentenne, nel titolo del suo secondo e più celebrato album (da “Fully Qualified Survivor” proviene anche il brano con cui lo omaggiamo e che chiude questa Songweek n.36). Ed è stato uno splendido sopravvivere, fino allo scorso 10 settembre:prolifico, ispirato, intenso, influente anche su personaggi apparentemente insospettabili come Thurston Moore, che indicò “Milestone Grit” del 1973 come la scintilla che diede vita ai Sonic Youth.

foto di repertorio di Michael Chapman

Assieme ai due sopraccitati, si segnalano almeno tre titoli come l’esordio “Rainmaker”(1969) o i più recenti “50”(2017) e “True North”(2019), giusto per comprendere quanto la grazia compositiva e la maestria chitarristica siano rimaste immutate nel tempo. Anche lui mancherà non poco. Passando all’attualità, questa settimana, volendo spiegare la playlist in due parole, potremmo riassumere con un titolo: HEY WHAT.

Non c’è niente di meglio di un gruppo dalla straordinaria esperienza consolidata come i Low in grado ancora di spiazzare, convincere e lasciar immaginare semplicemente che ci sia ancora tanto da dire, dopo 13 album (ultimo incluso) in 27 anni.

foto di repertorio di Mimi Parker

Ancora lunga vita all’ispirazione di Alan Sparhawk e Mimi Parker, a questo giro senza nemmeno il loro bassista Steve Garrington. Risalendo lungo la playlist, oltre alla loro “Disappearing” e alla “Broken Heart” degli Spiritualized per celebrare la riedizione in vinile di “Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space”.

Si segnalano in ordine sparso l’energia di Amyl And The Sniffers e la ruvidezza dei nostrani Sloks, dei Bevis Frond in ottima forma, gli Stranglers e il commovente omaggio a Dave Greenfield all’interno di un lavoro, “Dark Matters”più che onesto, la maturità di Martina Topley-Bird, un piccolo ma interessante esordio cantautorale con Nico Hedley e via discorrendo.

Senza false modestie, un bel finale d’estate, prologo di un autunno caldo e vivace, in barba alle ansie da pandemia che ancora perdureranno. Se non ci fosse la musica…

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Albino Cibelli
Albino Cibelli
Ama la musica, non ricambiato. Ma non importa. Pigro, indolente, perdigiorno, umorale, ha anche dei difetti che non vuole rivelare. Ascolta, osserva, legge, ogni tanto riflette. E alla fine scrive solo baggianate. Gli piace la parola "divulgatore", ma si guarda bene dal definirsi tale. Finché dura, vive, o almeno ci prova.

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