I massimi vertici dello Sport Italiano, i grandi elettori, rappresentanti di tutte le sfaccettature sportive del CONI, ieri, a Milano (13.05.2021), presso il Tennis Club Bonacossa, hanno deliberato, a scrutinio segreto, sul Presidente del massino vertice sportivo italiano e, sulla sua Giunta. Presente, quale membro onorario del CIO, Franco Carraro, che ha presieduto l’assemblea. Erano 75 anni, che non si teneva, un simposio di questa portata, nella struttura ospitante, ovvero, dalle elezioni di Giulio Onesti.
Delle 74 espressioni votanti, con diritto di voto, solo 72 erano presenti e su queste, solo 71, sono state espresse correttamente
Giovanni Malagò, ha ottenuto 55 (79,71%) preferenze sulle 13 (18,84%), di Renato Di Rocco e solo 1 (1,45%), per Antonella Bellutti; ritirato, prima dello scrutinio, durante i lavori pre assembleari elettivi, Franco Chimenti.
Quali componenti della Giunta, sono stati preferiti, quindi eletti: Antonella Del Core (37 preferenze) e Paolo Pizzo (21) in quota Atleti; in quota Tecnici, prevale Emanuela Maccarini (55); per i Comitati Regionali, Sergio D’Antoni (46), la spunta; per i Delegati Provinciali, Claudia Giordani (53); per gli EPS, Giovanni Gallo (48). Entrano in quota FSN e DSA, Silvia Salis (Atletica, con 46 preferenze), Norma Gimondi (Ciclismo, 38), Giovanni Copioli (Motociclismo, 37), Luciano Rossi (Tiro a volo, 37), Luciano Bonfiglio (Canoa, 34), Marco Di Paola (Sport Equestri, 33).
Assurgono al ruolo di Vice Presidenti, per elezione interna alla Giunta del CONI: la Salis (Vicario) e la Giordani. Riconfermato, il Segretario Generale, Mornati Claudio.
Molte, finalmente, le donne, o quote rosa presenti (elette), nella Giunta Nazionale del CONI, anche se, l’unica candidata alla Presidenza e, per la prima volta, nella storia dello sport olimpionico, la Bellutti che, non è riuscita a strappare i dovuti consensi, per essere eletta.
Il viso di Malagò, era “tirato”, teso, anche dopo il “verdetto”, che gli ha confermato la fiducia; forse, la presenza di altri candidati o forse, le lotte interne, pre elettive, lo avevano in qualche modo, stancato e contrariato; il suo sorriso, non era quello a cui si era abituati, nei momenti positivi.
Resta e restava, il suo ultimo mandato e si crede, non voleva essere estromesso, prima di aver terminato l’intero ciclo, concessogli da Statuto.
Malagò, quindi vince, senza ombra di dubbio ma, anche nel CONI, vi è aria e richiesta, di cambiamenti. Il prossimo mandato, sarà di natura ridotta, considerato che il periodo pandemico, ha ritardato le elezioni di quasi tutti gli organi Federali, CONI, compreso. Speriamo non vi siano ricadute trasversali e soprattutto, che si riprenda il primo momento di rinnovamento che Malagò, mise in campo, nel primo mandato e che inoltre, si trovi la “quadra” con Sport e Salute e vi sia chiarezza, aggiustamenti, rimaneggiamenti, nell’attuatività della Legge sullo Sport, che dovrebbe andare in vigore a breve, perché, onestamente, alcuni articoli, sono veramente capestri per le attività di base ed anche per le stesse Federazioni e certamente, non ci si riferisce alla scadenza dei mandati che, resta legittima.